Gela. L’ordinanza, che dispone misure e divieti anti-Covid, è stata firmata questa mattina. Il sindaco Lucio Greco è però intervenuto anche attraverso i suoi canali social, per fornire altre spiegazioni. Ha subito confermato che sul piano del contagio, “i dati sono preoccupanti”. L’ordinanza è stata rilasciata a seguito di quanto indicato sia da Asp che dalla prefettura di Caltanissetta. In città, in poche settimane, la percentuale dei positivi è schizzata in avanti, ben oltre quota 600. “Non avrei mai voluto agire in questo modo, ponendo delle limitazioni – ha detto il sindaco – ma la situazione è preoccupante”. L’avvocato ha parlato di una “linea del rigore” che va mantenuta. Le prescrizioni sono quelle di sempre, dal distanziamento sociale alle mascherine, “da mettere anche in luoghi pubblici”, fino alle basilari misure igieniche. “Dobbiamo evitare un ulteriore aumento del contagio”, ha insistito. Come ha più volte fatto, l’appello alla vaccinazione l’ha rivolto sia a chi ha già provveduto con le due dosi, “ora bisogna fare la terza”, ma anche nei confronti di quei cittadini che non hanno ancora adempiuto, neppure con la prima dose. “Bisogna accelerare con le vaccinazioni”, ha precisato. Le misure inserite nell’ordinanza, secondo Greco contemperano la tutela del “diritto alla salute” con il “diritto all’economia e all’occupazione”.
“Per i locali non cambia nulla – ha precisato – non c’è un divieto, purchè si rispettino le regole del distanziamento dei tavoli, dell’igienizzazione, del green pass e si evitino gli assembramenti. L’ordinanza, non vieta di stazionare davanti ai negozi o ai supermercati, per gli acquisti, purchè si rispettino le regole di base”. Il sindaco, come già accaduto, ha richiamato al “senso civico”. Probabilmente, la vera prova sarà quella dei veglioni di fine anno, che attireranno migliaia di persone.