Gela. La mancata formazione delle commissioni consiliari potrebbe essere affrontata anche dai tecnici della regione. Chiamata in causa la Regione. Una richiesta di parere, soprattutto dopo il ritiro degli atti deciso dal presidente del civico consesso Alessandra Ascia e dal segretario generale della seduta, è partita da otto consiglieri comunali. Una sorta di fronte “No-Ascia” che nelle ultime settimane si è venuto a consolidare anche dopo la vicenda della sfiducia all’ex capogruppo Pd Giuseppe Ventura e alla vice Romina Morselli. Così, la firma in calce alla richiesta di parere e a quella di convocazione di una seduta straordinaria del consiglio comunale proprio in merito alle commissioni è stata apposta dai democratici Giuseppe Ventura, Romina Morselli e Antonino Biundo, dall’indipendente Carmelo Casano, dai consiglieri di Un’Altra Gela Salvatore Farruggia e Anna Comandantore e da quelli di Gela Città Cristian Malluzzo e Giovanni Panebianco. I tempi fissati dai regolamenti in materia, stando ai firmatari dei documenti, sono abbondantemente scaduti e il presidente Ascia non ha ancora provveduto a dare il via libera alla formazione delle commissioni consiliari. Allo stato attuale, sono tre le bozze in ballo: una a disposizione dello stesso presidente, l’altra proposta da Giovanni Panebianco e una terza portata in aula dal forzista Salvatore Scerra.