Gela. Non ci sono elementi per ritenerli responsabili di un furto, di preziosi, oro e denaro, che ormai otto anni fa venne messo a segno in un’abitazione, in centro storico. I giudici della Corte d’appello di Caltanissetta hanno assolto due cittadini romeni, che per diversi anni hanno vissuto in città. Si tratta di Alexandru Popu e Marius Maftei. Ai due imputati si arrivò attraverso le dichiarazioni rese da un’altra cittadina romena, che in quel periodo viveva nell’abitazione della famiglia derubata. In primo grado, il giudice del tribunale di Gela emise una condanna ad un anno di reclusione ciascuno. In appello, però, è stato accolto il ricorso dei difensori, gli avvocati Angelo Cafà e Annamaria Granvillano. Nei ricorsi, sono tornati a ribadire che non emersero mai collegamenti diretti tra il furto e i due imputati. Anche la famiglia presa di mira era composta da cittadini romeni. Le dichiarazioni rese da chi li accusava, per i legali non sono mai state fondate. Già in primo grado, le difese parlarono di un processo indiziario, privo di indicazioni precise che potessero portare a Popu e Maftei, che hanno sempre negato un coinvolgimento.
La linea difensiva è passata, determinando l’assoluzione, con la formula “per non aver commesso il fatto”. La donna derubata e la famiglia si sono costituiti parti civili nel giudizio, con gli avvocati Carmelo Tuccio e Giuseppe Ferrara, che hanno ribadito la piena colpevolezza degli imputati.