Gela. Assolto perché “i fatti non sussistono”. Si è concluso con questa pronuncia il processo di primo grado a carico dell’attuale sindaco del comune di Butera Luigi Casisi.
Le accuse. Il primo cittadino era accusato di concussione per aver imposto presunte assunzioni di comodo a due imprenditori impegnati, con le rispettive aziende, in cantieri appaltati dall’ente diretto dall’imputato. Per lui, i pm della procura di Gela avevano chiesto sei anni di reclusione. Uno degli imprenditori che avrebbe subito le presunte pressioni, il titolare della Sogresal Salvatore Greco, si è costituito parte civile con l’avvocato Maria Giambra.
Per la difesa non era concussione. “Non è mai stato prospettato alcun male ingiusto agli imprenditori – ha spiegato in aula il difensore Antonio Gagliano – il sindaco, come capita ovunque, ha solo chiesto se ci fosse la possibilità di utilizzare manodopera locale. Le prime denunce partirono dallo stesso tecnico al quale venne revocato l’incarico di progettista del prg. È stata solo una ripicca”. Di vere e proprie imposizioni, invece, ha parlato l’avvocato Giambra. Alla fine, la linea difensiva impostata dall’avvocato Antonio Gagliano ha convinto il collegio composto anche dai magistrati Manuela Matta e Patrizia Castellano.