Gela. “Il Pd ha scambiato l’aula consiliare in sede di partito. Le loro guerre vanno lasciate fuori dal consiglio comunale.
Sanno solo attaccare il presidente Ascia che, in realtà, sta assicurando l’assoluta imparzialità”.
“Non ci interessano i gettoni di presenza…”. Il centro destra, con gli esponenti di Forza Italia Salvatore Scerra e Crocifisso Napolitano, quelli di Un’Altra Gela Vincenzo Cascino e Salvatore Sammito e i consiglieri di Reset Luigi Di Dio e Francesca Caruso, si schierano a sostegno del presidente del civico consesso Alessandra Ascia. “Troppi consigli comunali? Noi stiamo affrontando problemi seri – dice Scerra – non sono una perdita di tempo. Sul tavolo, ci sono casi come quello dell’Eni e dei rifiuti. Non ci interessano i gettoni di presenza oppure le contese sulle commissioni. Il Pd, evidentemente, scende in campo solo quando sitratta di spartire poltrone”.
I talebani del Pd ci sono ancora. Cascino e Sammito puntano il dito contro il Pd e i “talebani” di quel partito che non mollano la presa dopo l’elezione del presidente Ascia. Un’Altra Gela, però, si è presentata in conferenza solo con due esponenti, mancavano Anna Comandatore e Salvatore Farruggia. “Tanti consigli comunali – continuano Napolitano, Cascino e Sammito – non significano più gettoni di presenza. Il tetto massimo è di un terzo rispetto a quanto versato al sindaco. Sia chiaro, possiamo organizzare cento consigli al mese ma i nostri compensi, per legge, non variano”. “Ci dispiace, inoltre – continuano – assistere ad avvicinamenti politici tra cinquestelle e, addirittura, ex assessori della giunta Fasulo. Proprio loro che hanno sempre sostenuto di non essere interessati alle poltrone”.
Lunghe liste d’attesa. Liste d’attesa infinite per visite specialistiche al Vittorio Emanuele. La denuncia arriva dai consiglieri che hanno portato sul tavolo atti che certificano visite, prenotate nel 2015, e fissate per il novembre 2016.