Accordo di programma, Regione ha risposto al Ministero: bozza di rinnovo trasmessa al Mise

 
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Gela. Questa volta, a differenza di altre procedure, spesso rimaste impantanate tra gli uffici palermitani anche per mesi, la Regione ha provveduto in tempi rapidi a restituire la bozza del rinnovo dell’accordo di programma, per l’area di crisi industriale locale. Gli uffici della Regione avrebbero inserito alcune proposte di modifica, che ora toccherà valutare ai funzionari del Ministero dello sviluppo economico. Conclusa questa fase, le carte arriveranno in municipio. L’accordo di programma, che ad oggi non ha lasciato grandi segni sul territorio, è scaduto lo scorso ottobre. Per poter disporre dei fondi, per circa venticinque milioni di euro, sarà però necessario prorogarlo. Regione e governo nazionale hanno confermato la disponibilità degli stanziamnti, anche se sembrano non esserci troppi spazi per un eventuale aumento del budget destinato all’area di crisi di Gela. Ad oggi, solo una minima parte dei fondi è stata utilizzata per finanziare l’unico progetto valutato favorevolmente da Invitalia. Per il resto, null’altro. Anche per questi motivi, l’area di crisi di Gela è finita sul tavolo della commissione industria del Senato, che negli scorsi mesi ha avviato diversi approfondimenti, fino ad impegnare il governo Draghi, non solo alla proroga ma anche a valutare ulteriori fondi. “Una novità sostanziale – spiega il senatore grillino Pietro Lorefice – riguarda la riforma della legge 181, per l’accesso alle somme stanziate per le aree di crisi. Ci saranno parametri molto più flessibili e saranno utili per ampliare il perimetro delle aziende, che potranno presentare progetti e richieste di finanziamento, attingendo dai fondi dell’accordo di programma. Il provvedimento di riforma è già al vaglio del gabinetto del ministro dello sviluppo economico”.

Tra i tanti punti di debolezza del sistema dell’area di crisi locale, i parametri, fin troppi restrittivi, per l’accesso agli eventuali finanziamenti. Solo aziende, già con capacità economica abbondantemente superiore al milione di euro, avevano vere possibilità di accesso. Ora, invece, la platea dovrebbe ampliarsi, anche se bisognerà avere una conferma, sul piano pratico. Diverse settimane fa, il sindaco Lucio Greco e il consulente, l’ingegnere Pietro Inferrera, hanno avuto un incontro al Ministero dello sviluppo economico, proprio sul tema dell’accordo di programma. Sul fronte del Contratto istituzionale di sviluppo, invece, sembra che i tempi potrebbero essere piuttosto lunghi, anche valutando le risposte che il ministro Mara Carfagna ha dato, sentita dalla quattordicesima commissione del Senato, della quale fa parte lo stesso Lorefice.

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