Gela. Il nuovo servizio rifiuti in house, almeno nei Comuni della “cinque terre” e a Niscemi, dovrebbe partire entro l’1 gennaio 2022. I vertici della Srr4 e della società “Impianti Srr” lavorano per arrivare a questo start. L’intesa con i sindacati, per l’inquadramento contrattuale dei lavoratori, invece, difficilmente potrà decollare. Anche la segreteria provinciale dell’Usb, con una nota, indirizzata sia alla Srr4 che alla “Impianti Srr”, respinge la proposta di assunzioni a tempo determinato, per il tramite di agenzie interinali, in attesa che Anac si pronunci sull’assorbimento a tempo indeterminato dei dipendenti, attualmente tra le fila di Tekra. Il segretario provinciale Luca Faraci, oltre a confermare il “dissenso totale” sulla proposta avanzata dall’amministratore della “Impianti Srr”, ritorna a chiedere l’acquisizione di tutti gli atti che hanno consentito di disporre l’affidamento in house. La sigla sindacale era stata tra le prime ad avanzare una richiesta di questo tipo. Tre istanze ufficiali, nell’arco di pochi mesi, non sono bastate ad avere gli atti. Faraci ritiene essenziale l’acquisizione “dell’atto di conferimento dell’incarico di responsabile unico del procedimento per l’affidamento in house providing del servizio”, della “relazione illustrativa delle ragioni e della sussistenza dei requisiti previsti per la forma di affidamento prescelta”, dell’offerta della società in house, dell’analisi di congruità, dei disciplinari tecnici di ogni Comune, delle linee guida di redazione del contratto di servizio e dello stesso contratto. Una serie di richieste dettagliate che ad oggi non hanno avuto riscontro. Come già sollevato dalla segreteria confederale della Cgil, anche l’Usb inizia a maturare tanti dubbi sulla fattibilità normativa del servizio in house, per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Sia il presidente della Srr4, Filippo Balbo, che l’amministratore della “Impianti Srr”, l’ingegnere Giovanna Picone, hanno sempre confermato la decisione, resa ancora più certa dai pareri tecnici rilasciati dai consulenti della società in house. Faraci, però, nella nota conferma di nutrire più di un dubbio, anche di trasparenza nelle procedure.
“È evidente che la mancata pubblicazione degli atti e dei documenti da parte dell’ente affidante e della società affidataria del servizio in house providing per gestione integrata dello spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani e servizi di igiene urbana nell’ambito territoriale della Srr Ato 4, il mancato rilascio degli stessi e l’oscuramento del sito web istituzionale della Srr Ato 4 Caltanissetta Provincia Sud – scrive il segretario Usb – fanno sorgere forti perplessità in ordine alla correttezza ed alla regolarità della procedura amministrativa adottata. Così come le perplessità si intensificano se addirittura l’ente affidante deve o ha provveduto alla stipula del contratto normativo mentre i Comuni devono o hanno provveduto alla stipula dei contratti attuativi, dal momento che la società in house è caratterizzata dalla presenza del cosiddetto “controllo analogo” che l’amministrazione affidante esercita su di essa, per il quale è previsto soltanto la stipula del contratto di servizio. Oltretutto non possono non nutrirsi forti dubbi per tale affidamento in house, poiché ai sensi dell’art. 6 della L.R. 9/2010, la Srr Ato 4 Caltanissetta Provincia Sud non ha natura di ente locale ma costituisce soltanto società strumentale costituita dai Comuni per l’attuazione della gestione di servizi pubblici locali, cui è demandata la titolarità delle prerogative in materia di programmazione dei propri servizi”. La nota è stata inviata anche alla prefettura di Caltanissetta e all’Ispettorato del lavoro, oltre che all’Anticorruzione. Anche i vertici della Cgil, fortemente preoccupati, hanno scritto all’Anac, ritenendo a loro volta che non ci siano le condizioni normative per strutturare il servizio in house. Ieri, invece, l’amministrazione comunale, dopo un vertice tra il sindaco Lucio Greco e dirigenti regionali e di Invitalia, ha ottenuto aperture su una gara autonoma, solo per il servizio nel Comune di Gela. Il sindaco e l’assessore Cristian Malluzzo cercheranno di ottenere un sì definitivo, anche se bisognerà comunque passare dalla Srr4.