Gela. Sarà il giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Caltanissetta, Santi Bologna, ad occuparsi del procedimento scaturito dall’inchiesta “Camaleonte”, che coinvolge il gruppo imprenditoriale dei Luca. E’ stata infatti accolta la richiesta di astensione, che era stata avanzata dal gup, inizialmente titolare del fascicolo, che però ha spiegato di essersi già pronunciato, in sede di riesame, su alcuni dei fatti contestati agli imputati. Secondo i pm della Dda di Caltanissetta, ci sarebbero stati interessi della criminalità organizzata, anche rispetto alle attività degli imprenditori. Tutti gli imputati, in fase di indagine, hanno respinto le pesanti contestazioni. Sono in udienza preliminare, Salvatore Luca, Rocco Luca, Francesco Luca, Francesco Gallo, Concetta Lo Nigro, Emanuela Lo Nigro, Maria Assunta Luca. Nel corso della precedente udienza, era stata disposta una perizia per trasferire alcune intercettazioni su nuovi supporti. Si riferiscono ad un’altra indagine, ribattezzata “Cobra”. Gli imprenditori si sono sempre detti estranei ai fatti che hanno portato a formulare le accuse nei loro confronti. Nel corso delle indagini, sono scattate misure di sequestro, anche se in fase di riesame e in Cassazione sono state emesse pronunce favorevoli agli imputati. Davanti al gup, si trovano inoltre i funzionari di polizia Giovanni Giudice (difeso dall’avvocato Giacomo Ventura) e Giovanni Arrogante. Sono ritenuti responsabili di aver favorito i Luca.
In aula, si tornerà già la prossima settimana. Lunedì, i giudici della Corte d’appello di Caltanissetta hanno assolto Salvatore Luca, Rocco Luca e Francesco Gallo (in primo grado erano stati condannati). E’ caduta l’accusa di aver violato il testo unico bancario. Per i magistrati nisseni, non ci furono irregolarità nel sistema dei finanziamenti, adottato per la vendita di automobili, il core business del gruppo imprenditoriale. Gli imputati sono difesi dai legali Carlo Taormina, Antonio Gagliano, Filippo Spina, Carmelo Peluso, Luigi Latino, Fabio Fargetta, Michele Ambra, Emilio Arrogante, Marina Giudice e Alessandro Diddi.