Gela. Sulle commissioni comunali manca ancora un accordo complessivo, a poche ore dalla seduta del civico consesso
che, almeno stando all’ordine del giorno, dovrebbe servire proprio a definirne la composizione.
La lettera del presidente. Per questo motivo, visto lo stallo nella trattativa, il presidente Alessandra Ascia ha fatto recapitare una breve missiva a tutti i consiglieri. “Si chiede di voler comunicare, in tempi brevi – scrive il presidente – l’eventuale preferenza principale e alternativa, ad essere inserito in una delle istituende commissioni”. La Ascia, quindi, chiama a raccolta tutti gli esponenti d’aula ma pone una condizione inequivocabile. “Fatta salva – si legge ancora – che la formulazione della griglia nella sua totalità rimarrà nell’esclusiva competenza del presidente”. Insomma, a definire la griglia sarà lo stesso presidente Ascia. Griglie, peraltro, che soprattutto nelle ultime settimane, si sono moltiplicate, tanto da creare fibrillazioni all’interno dei gruppi politici più folti: dal Pd ad Un’Altra Gela passando per il Movimento 5 stelle ed il Megafono.
“Troppi consigli comunali monotematici”. Intanto, i grillini, seppur in maniera informale, si sono rivolti proprio al presidente Ascia. Lamentano l’eccessivo ripiego sui consigli comunali monotematici che si stanno susseguendo a cadenza quasi settimanale. I cinquestelle, addirittura, hanno deciso di disertare l’aula, per questa ragione, durante la seduta monotematica convocata sul caso del possibile taglio degli uffici locali dell’Agenzia delle Entrate. “Avevamo chiesto – spiega il consigliere a cinquestelle Virginia Farruggia – che sul caso dell’Agenzia delle Entrate si convocasse una conferenza di servizi oppure una riunione allargata ai rappresentanti degli ordini professionali. Invece, è stato fissato un nuovo consiglio comunale monotematico, conclusosi con l’approvazione di un documento che, al pari di altri, rischia di non servire a nulla. Ovviamente, la convocazione di una seduta monotematica del civico consesso ha costi non indifferenti. Non si può affrontare ogni emergenza convocando sedute straordinarie”.