Gela. Un monitoraggio costante, considerata l’importanza delle opere. Una verifica, sui fondi e sulla piena disponibilità, la farà il deputato regionale Giuseppe Arancio, che a Palermo ha seguito le procedure, piuttosto intricate sul piano burocratico, dell’ampliamento del depuratore di Macchitella e della rete idrica di Manfria. Entrambi i procedimenti sono arrivati alla fase cruciale, con i decreti, e nel caso del depuratore di Macchitella, con l’ok della struttura del commissario unico alla gara per l’affidamento dei lavori. Il parlamentare regionale dem effettuerà accertamenti, anche a seguito di interlocuzioni avute con la struttura commissariale. C’è soprattutto l’interesse a salvaguardare i capitoli finanziari, a garanzia dei fondi. Del resto, le due opere sono strettamente collegate tra loro e l’ampliamento del depuratore di Macchitella dovrebbe consentire di coprire zone come Manfria, che fino ad oggi non hanno mai avuto veri riscontri, almeno da questo punto di vista. Comitati di residenti, fra tutti “Viviamo Manfria“, da anni spingono affinché si possa completare l’intera infrastrutturazione, a partire dalla rete idrica. La scorsa settimana, gli uffici della Regione sono dovuti ritornare sui loro passi, annullando il primo decreto emesso per il finanziamento da circa due milioni di euro, causa un errore sull’inserimento del capitolo di bilancio da attivare.
Lo scorso ottobre, il presidente dell’Assemblea territoriale idrica Massimiliano Conti e il sindaco Lucio Greco, sulla rete idrica di Manfria, avevano preannunciato, dopo l’emissione del decreto, un avvio dei lavori in un arco temporale di 30-45 giorni. Sicuramente, se ne riparlerà con l’anno nuovo e lo stesso vale per l’ampliamento del depuratore di Macchitella, con la fase di gara che verrà coordinata da Invitalia. “E’ importante che tutto questo cerchio si chiuda – spiega il geologo Giuseppe Fava che collabora con Arancio – sia con la rete idrica a Manfria che con l’ampliamento del depuratore di Macchitella. Sono opere strategiche. Senza dimenticare gli interventi di collettamento, per i quali pare che manchi veramente poco per concludere. Monitorare i fondi a disposizione, in questa fase può diventare decisivo”.
