Gela. Venerdì prossimo, si inizierà dal municipio di Riesi e si concluderà, il successivo 21 dicembre, davanti a quello di Butera. La segreteria confederale della Cgil, quella provinciale della Fp-Cgil igiene ambientale e la segreteria provinciale Confial, hanno indetto sei sit-in di protesta dei lavoratori della raccolta rifiuti, impegnati nei cantieri di Riesi, Butera, Delia, Sommatino, Mazzarino e Niscemi. In questi centri, il nuovo servizio in house, affidato alla società “Impianti Srr”, dovrebbe partire entro l’1 gennaio 2022. Le parti, però, non hanno un’intesa. I segretari Rosanna Moncada, Paolo Anzaldi e Felice Lo Giudice, a conclusione di un’assemblea dei lavoratori che si è tenuta a Sommatino, hanno deciso di avviare la protesta. Il 17 dicembre, il sit-in è in programma davanti al municipio di Sommatino; il 18 dicembre la protesta si sposta a Mazzarino; il 19 dicembre, invece, i lavoratori e i sindacalisti saranno al municipio di Delia; il 20 dicembre al Palazzo di Città di Niscemi. Sindacati e lavoratori non accettano le condizioni poste da Srr4 e “Impianti Srr”, che prevedono il passaggio alla società in house, per ora solo a tempo determinato e con agenzie interinali, in attesa di un riscontro dall’Anac su possibili assunzioni a tempo indeterminato, comunque sempre per il tramite di procedure pubbliche, vista la forma giuridica della “Impianti Srr”. Tekra, per questi Comuni, ha già proceduto con i preavvisi di licenziamento. Situazione diversa, invece, a Gela, visto che l’amministrazione comunale sta vagliando la soluzione di una gara autonoma e ha predisposto la proroga alla campana Tekra, almeno fino al prossimo marzo.
Con i sit-in, sindacati e operai vogliono sollevare la questione, anche per chiedere l’intervento delle istituzioni, ad iniziare dalla prefettura, alla quale è stata inoltrata la comunicazione dell’avvio dei sit-in davanti ai municipi dei Comuni della Srr. Anche le altre sigle sindacali, a più riprese, hanno fatto sapere di non condividere le soluzioni annunciate da Srr4 e “Impianti Srr”. L’intesa appare molto difficile.