Niente soldi all’ex moglie e al figlio ma “non è incapace d’intedere e di volere”

 
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Gela. E’ accusato di non aver garantito il pagamento di quanto dovuto, in base ad una precedente decisione giudiziaria, in favore dell’ex moglie e del figlio. M.P., però, non è incapace d’intendere e di volere.

La conferma è arrivata dal perito sentito in aula, davanti al giudice Manuela Matta, durante il dibattimento che lo vede imputato. Il legale di difesa, l’avvocato Stefania Valente, aveva chiesto la sottoposizione a perizia psichiatrica del suo assistito che, già in passato, avrebbe sofferto di disturbi mentali.
Stando all’esperto scelto dal giudice, però, non sarebbero stati riscontrati disturbi tali da mettere in discussione la capacità dell’uomo di potersi rapportare con le richieste formulate in sede processuale. L’ex moglie, intanto, si è costituita parte civile.
“Non ricordo quale cifra ho già inviato alla mia ex e a mio figlio – ha spiegato in aula proprio l’imputato – ho cercato di trovare lavoro ma è stato tutto inutile”.
Adesso, la decisione sul caso potrebbe arrivare già alla prossima udienza del 28 aprile. 

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