Gela. Una mappatura completa dei pozzi estrattivi, delle pipeline e delle aree al centro, nel corso del tempo, di sversamenti d’idrocarburi. Dati da incrociare. L’amministrazione comunale, già da diverse settimane, ha avanzato la richiesta al gruppo Eni. La documentazione dovrebbe servire ad individuare le zone nelle quali avviare eventuali attività di bonifica, comunque non ricomprese nel perimetro del sito d’interesse nazionale. La richiesta è stata avanzata ai funzionari di Enimed e, adesso, la mappatura dovrebbe arrivare a Palazzo di Città. “Per noi – spiega l’assessore Simone Siciliano – è importante capire quali aree, in base ai dati Eni, sono state al centro di sversamenti d’idrocarburi nel corso del tempo. Ovviamente, la mappatura verrà incrociata con i dati a disposizione degli uffici di Palazzo di Città. Il programma di bonifiche deve andare oltre quelle che sono le zone già inserite nel sito d’interesse nazionale sottoposto all’attenzione del ministero”.
