Gela. Per la procura, devono andare a processo. Cinque, tra medici e operatori, all’epoca dei fatti tutti in servizio nel reparto di ginecologia dell’ospedale “Vittorio Emanuele”, sarebbero responsabili delle gravi conseguenze patite da un neonato, che ancora oggi risente di quanto accaduto al momento della nascita, con effetti ormai permanenti. Durante gli interventi previsti per la nascita, ci sarebbero state delle anomalie e possibili omissioni da parte degli imputati. I coinvolti hanno sempre respinto gli addebiti. L’indagine partì dalla denuncia dei genitori del piccolo, che sono parti civili rappresentati dall’avvocato Giacomo Ventura.
Il legale, davanti al gup Roberto Riggio, ha insistito per il rinvio a giudizio di tutti gli imputati. Ha indicato una serie di anomalie e possibili errori, che avrebbero determinato conseguenze al nato. Elementi che la procura e la famiglia hanno ribadito nel corso dell’udienza preliminare. Il prossimo febbraio, invece, toccherà ai difensori esporre le loro posizioni, in attesa della pronuncia del gup, che dovrà valutare se accogliere o meno la richiesta di rinvio a giudizio.
