Gela. “Un assessore senza rappresentanza in consiglio comunale”. Sono i dem Gaetano Orlando e Alessandra Ascia a definire così l’assessore Cristian Malluzzo, che oggi ha polemizzato proprio con il Pd sul tema dei rifiuti. Per Malluzzo, quelle dei dem sono accuse strumentali, a seguito dell’addio alla giunta. Ha richiamato l’esperienza sostenuta dall’assessore di riferimento del Partito Democratico, Grazia Robilatte. “Fino a quando c’era il loro assessore tutto andava bene”, ha chiosa Malluzzo, rispondendo soprattutto al segretario cittadino dem Guido Siragusa. I consiglieri comunali del partito ritengono che Malluzzo dovrebbe dare una linea chiara sulla gestione dei rifiuti, vista la delega ricevuta. Invece, non vedono alcun passo in avanti. “Con soddisfazione apprendiamo che finalmente la giunta Greco ha un assessore ai rifiuti. Dice bene Malluzzo, con il Pd in giunta la strada maestra era rappresentata dalle gare e non dagli affidamenti, seppur in proroga. Dopo le nostre sollecitazioni – dicono i consiglieri dem – ci aspettavamo interventi sul piano della concretezza, invece il neo assessore preferisce parlare del sesso degli angeli, pur di evitare di assumere impegni concreti con la città. Infatti, avrebbe dovuto dirci cosa intende fare sul fronte della Tari, fra le più care di Italia, su come incentivare la differenziata e soprattutto su come affidare il servizio, senza ulteriori proroghe alla Tekra, e quindi rendere la città più pulita e decorosa”.
La conclusione dei democratici è piuttosto intuibile. Da un punto di vista politico, ritengono che Italia Viva e Malluzzo abbiamo un ruolo marginale nella gestione della delega ai rifiuti, rispetto alle decisioni del sindaco Lucio Greco, che di fatto starebbe mantenendo il ruolo principale. “Ad oggi non ci è dato sapere come l’assessore intenda affrontare queste problematiche – concludono – anche se dalle dichiarazioni del sindaco si intuisce chiaramente che a lui sono affidati solo compiti di rappresentanza, e tra questi c’è quello di polemizzare con il Pd”.