Gela. Sarà un perito a fare chiarezza sulle cause e sulla dinamica dello schianto che, lo scorso luglio, costò la vita al pensionato settantacinquenne Rocco Lignano.
Lo schianto sulla 117 bis. L’uomo era alla guida della sua Opel quando impattò contro una Mercedes con a bordo tre giovanissimi. L’incidente, alle prime luci del mattino, si verificò lungo un tratto della statale 117 bis Gela-Catania. Il giudice delle indagini preliminari ha scelto di nominare un tecnico che avrà il compito di effettuare tutti i necessari rilievi. I magistrati della procura indagano su un eventuale omicidio colposo. L’attenzione è puntata soprattutto sui tre giovanissimi a bordo della Mercedes: tutti riportarono profonde ferite al momento dell’impatto. In base alla ricostruzione condotta sul posto dagli agenti della polizia stradale, erano di ritorno da Catania. La famiglia della vittima, rappresentata dall’avvocato Salvatore Psaila, ha deciso di seguire l’intero procedimento in corso. Il conducente della Mercedes, finito a centro della vicenda insieme ai due coetanei che viaggiavano sulla vettura, ha escluso, fin dai giorni successivi allo schianto, di aver effettuato manovre pericolose. I difensori, gli avvocati Maurizio Scicolone e Davide Limoncello, cercheranno di acquisire elementi tecnici con l’obiettivo di valutare ogni ipotesi. A questo punto, non è da escludere che le parti, compresi i familiari del pensionato, possano decidere di nominare periti di parte che partecipino a tutte le operazioni di verifica.