Francesco Zito: un eroe del nostro tempo. Inoltre…

 
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Nella foto grande: Francesco Zito

Gela. Che Francesco Zito fosse un campione di razza lo sapevamo già, che avesse un’indole di ferro lo abbiamo scoperto soprattutto da poco più di un anno a questa parte. Che poi potesse rivelarsi eroico fin quasi al sacrificio, l’abbiamo verificato soprattutto nel luglio-agosto del 2020 quando, colpito dalla sciatica, ha visto improvvisamente crollargli addosso l’imponente castello di sogni e di progetti che aveva faticosamente costruito nei lunghi mesi invernali, maggiormente durante il cosiddetto lockdown, quando, in condizioni climatiche proibitive, per non farsi beccare dalle Forze dell’Ordine, si allenava alle tre di notte. Non ci sono condizioni climatiche che ne possano fermare la voglia e l’ardore per una passione di cui non s’intravedono i limiti di tempo. Dicevamo del luglio-agosto 2020 quando Zito ha ricominciato, tra dolori indicibili e quindi non facilmente quantificabili, a macinare chilometri per non perdere l’appuntamento con la storia, anche se di storia ne aveva già fatto parecchia. L’ultimo suo capolavoro sportivo è stato la vittoria nella celeberrima Cinque Mulini. Vincere la Cinque Mulini per tanti atleti, persino tra quelli particolarmente dotati, costituisce un sogno che rasenta l’utopia. Personalmente  ne ho seguito soprattutto la vicenda umana, ma ne ho seguito anche l’evoluzione tecnica: non è stato certo bello vederlo incapsulato in un autentico calvario costellato di inevitabili abbattimenti e di qualche momento di speranza ed esaltazione. Non ha potuto partecipare alle tante gare previste da un calendario piuttosto generoso per poter giungere poi al meglio all’appuntamento dell’anno: i campionati nazionali del 9, 10 e 11 ottobre ad Arezzo.  Né ha potuto seguire un programma di allenamenti il più razionale possibile, dovendo adattare gli allenamenti alla condizione e all’umore del giorno.

Quest’anno, 2021, soppressa la Cinque Mulini per covid 19,  Zito ne ha fatto ancora di strada, sia in senso reale che metaforico. Nel suo prezioso scrigno sportivo, oggi fanno bella mostra di sé tante vittorie e tanti record di cui ricordiamo soprattutto i sette primati regionali individuali: tre indoor (800,1500 e 5000  metri) e quattro outdoor (800, 1500, 3000 e 5000 metri) nella categoria S M 65. Senza contare, inoltre, gli altri sei record regionali ottenuti in varie staffette. Ma ne detiene anche uno nazionale nella staffetta 4X1500 metri in compagnia di Agosta, Belluomo e Amante, il passato sportivo dei quali è punteggiato di importanti performance. Del nostro campione ho voluto parlare anch’io perché le sue quattro vittorie ai recenti campionati nazionali di staffette svoltisi in quel di Catania, hanno accelerato l’iter di quello che era un progetto che con lo stesso Zito cullavo da tempo: la realizzazione di un Campo di Atletica Leggera, di cui tante volte ho messo in rilievo la necessità, il valore sociale e sportivo nonché la sacralità (tante volte, nei decenni passati, ho portato la questione all’attenzione della politica, la quale si è sistematicamente rivelata vergognosamente miope, per non usare altri termini più appropriati).

Per la verità, anche altri hanno provato a mettere i presupposti perché finalmente si realizzasse questo agognato sogno (penso al Dott. Enzo Pepe che lo ha fatto inserire nel piano triennale delle opere pubbliche della provincia 2008-2011; ma penso anche all’ex consigliera comunale Sara Bonura che, qualche anno dopo il tentativo del dott. Pepe, lo ha proposto in Consiglio). Pare che questa possa rivelarsi l’occasione giusta, avendo il Comitato Promotore, di cui parlerò in un’altra occasione, trovato un’ottima sponda nel sindaco Lucio Greco il quale, nel contesto di un suo discorso molto apprezzato, ha fortemente ribadito il suo impegno in occasione della meritoria premiazione di Francesco Zito per le quattro vittorie conseguite nei campionati nazionali di staffette. Per ora dico solo che la macchina organizzatrice, assolutamente apolitica ma aperta anche a tutti quei politici, di qualunque estrazione e colore, che intendono collaborare,  ha finalmente acceso il motore. E, tanto per cominciare, proprio oggi avviene il primo incontro, e spero risolutore, tra il Comitato Promotore e la più che disponibile Seconda Commissione Consiliare Permanente Urbanistica-Lavori pubblici-Toponomastica dai consiglieri Gaetano Orlando, Gabriele Pellegrino, Giuseppe Guastella e da Diego Iaglietti, e presieduta dal consigliere Vincenzo Casciana. Della partita dovrebbero figurare anche l’assessore ai Lavori Pubblici Giovanni Costa, nonché la Dirigente Settore Urbanistica Grazia Cosentino.

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