Danni nelle campagne, sì dell’assise civica alla richiesta dello stato di calamità

 
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Gela. Senza distinzioni di appartenenza, maggioranza e opposizione hanno approvato la richiesta, da inoltrare alla Regione, affinché venga dichiarato lo stato di calamità naturale, per i danni subiti dagli agricoltori del territorio. Diciannove voti favorevoli e l’aula ha detto sì alla proposta. Sia la presidenza del consiglio comunale, con la firma del presidente Salvatore Sammito, che la commissione agricoltura, hanno appoggiato la richiesta. Il sindaco Lucio Greco e l’assessore Giuseppe Licata, a loro volta, hanno ufficialmente chiesto che l’assise civica affrontasse la questione, dopo essersi confrontati con gli agricoltori. I danni sono stati ingenti e gli operatori del settore, con la dichiarazione dello stato di calamità naturale, potrebbero accedere a fondi economici. Dai banchi di opposizione, l’esponente di Fratelli d’Italia Sandra Bennici e il dem Gaetano Orlando, pur sostenendo la richiesta, hanno però ricordato i tanti punti irrisolti che pesano sull’agricoltura locale, dalle dighe ai minimi fino all’interconnessione tra Cimia e Disueri che è ancora fuori uso. L’acqua finisce in mare e gli agricoltori ne pagano le conseguenze.

Anche la grillina Virginia Farruggia ha sottolineato la necessità che si vada verso un modello efficiente, che di certo non è quello di realizzare nuovi invasi, ma di intervenire sulle strutture esistenti. Il consigliere Vincenzo Cascino non ha però escluso che l’amministrazione comunale possa approfondire un progetto per un nuovo invaso, “a monte di Comunelli”. Il sindaco Lucio Greco e l’assessore Licata, intervenendo, hanno sottolineato l’importanza di dare rilievo al comparto agricolo locale, che ancora oggi concentra gran parte dei livelli occupazionali del territorio.

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