Gela. Questa sera, in consiglio comunale, l’assise civica dovrà prendere posizione anche sull’avvio delle procedure per arrivare alla dichiarazione dello stato di calamità naturale, a seguito dei danni subiti dalle aree rurali della città. L’ondata di maltempo delle ultime settimane, con piogge persistenti e grandine, ha sferzato tutto il territorio. Il sindaco Lucio Greco, ottenendo riscontro dal presidente del consiglio comunale Salvatore Sammito, ha chiesto che con urgenza si procedesse a far arrivare in aula l’atto, per trasmettere, alla Regione, la richiesta del riconoscimento dello stato di calamità naturale. Greco, nella missiva fatta pervenire alla presidenza del civico consesso, scrive di “completa distruzione delle colture ortive e dei carciofeti”. L’elenco delle aree duramente colpite è piuttosto lungo e tocca le contrade Corallo, Cattiva, Giaurone e Ponte Olivo. Poi, ci sono quelle ad ovest delle contrade Manfria e Mangiova. Non solo i campi sono stati colpiti, visto che intere aree rurali sono state attraversate dall’acqua, con danni ancora non del tutto quantificati. Dopo aver incontrato gli agricoltori, che hanno rappresentato tutta la loro preoccupazione, Greco ha accelerato, chiedendo che in consiglio si procedesse con celerità. Questa sera, l’assise civica dovrebbe dare il via libera, così da trasmettere la richiesta per lo stato di calamità naturale, direttamente agli uffici regionali.
Solo in questo modo gli agricoltori colpiti potranno tentare di alleviare i danni, con le coperture economiche previste dalle norme in materia. Tra i tanti nodi ancora da sciogliere, rimane quello delle dighe, che limita enormemente l’attività tra i campi.