“La procura ha acquisito la perizia sulle malformazioni”: gli avvocati, “trasmettetela al ministero”

 
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Nardo ha consegnato lo studio di fattibilità

Gela. L’incidenza industriale sulla salute dei cittadini. La questione arriva in aula consiliare.

Bonifiche e dati allarmanti. Il presidente del consiglio Alessandra Ascia ha chiesto la presenza dei periti autori della relazione utilizzata nell’accertamento tecnico preventivo avviato su richiesta dei legali di trenta famiglie colpite da casi di malformazioni. In aula, c’è l’ex assessore Fabrizio Nardo, da poco uscito dalla giunta Messinese, tra i periti che hanno redatto il lavoro d’approfondimento sui collegamenti industria-patologie. Salvatore Scerra, proponente della seduta monotematica, ha illustrato le gravi conclusioni arrivate dagli esperti dell’Organizzazione mondiale della sanità e chiesto l’avvio immediato delle bonifiche. Carmelo Orlando e Sandra Bennici hanno sottolineato le criticità indicate dagli esperti del settore mentre Anna Comandatore ha chiesto l’intervento dei legali che stanno seguendo il procedimento civile.

I danni genetici. “Non ci sono soldi che possano salvare la vita colpita da patologie”. La docente universitaria Teresa Mattina, tra i periti che si sono occupati della relazione sul caso malformazioni, ha illustrato l’incidenza genetica di patologie che possono manifestarsi anche ad anni di distanza. “Dovete tutelare la vostra città – ha detto – sono patologie che si estendono a macchia d’olio”.

“Arpa in difficoltà di risorse”. Vincenzo Liuzzo conferma le difficoltà vissute da Arpa per coprire vaste aree a rischio ambientale. “Su Caltanissetta – dice – abbiamo solo quattro operatori. Entro dicembre bisognerà analizzare i dati della barriera idraulica nell’area Eni”.

“Su 260 consulenze, la gran parte individua casi di malformazioni”. L’esperta dell’Asp Simona Perrotta ha indicato l’esigenza di maggiori risorse da parte della regione. “Nella mia attività – ha spiegato – su 260 consulenze genetiche ho riscontrato, per giovani coppie, 14 casi di poliaborti, 14 casi d’infertilita’ e per il resto si tratta di malformazioni”.

“La procura ha acquisito la nostra perizia”. Il chimico Fabrizio Nardo, ex assessore della giunta Messinese, conferma che la perizia redatta insieme ai suoi colleghi sul caso malformazioni è stata acquisita dalla procura. “Non è importante il dato nudo – ammette – ma ci sono stati enormi errori sia nell’iter delle bonifiche sia nella perimetrazione delle aree”. L’esperto ha sottolineato come la perizia abbia abbracciato un arco temporale che dal 1962 arriva ad oggi.

“La perizia deve essere acquisita dal ministero”. L’avvocato Emanuele Maganuco, in rappresentanza dei legali che da anni seguono i procedimenti civili e penali avviati sulla questione malformazioni, ha chiesto che il ministero dell’ambiente acquisisca la perizia redatta dal collegio di tecnici scelto dai giudici del tribunale.

“Non limitiamoci al solito documento”. Il consigliere comunale del Pd Vincenzo Cirignotta ha ricordato che una commissione d’inchiesta sull’impatto industriale era stata già istituita a Palazzo di Città nel 2007. “Effettuammo una visita a sorpresa all’interno della fabbrica – è intervenuto – oggi abbiamo la possibilità di non vanificare tutto. Non limitiamoci al solito documento”. Maria Pingo ha voluto precisare che la tutela della salute non può sottostare al solo bisogno occupazionale. Il deputato regionale Giuseppe Arancio ha consegnato un breve cronoprogramma delle bonifiche dopo aver interloquito con funzionari ministeriali.

Siciliano lancia ombre sul piano delle bonifiche e sul registro tumori. “Solo in Sicilia esistono due diversi registri tumori e così il ministero della salute non sa a quale riferirsi. Il piano delle bonifiche – ha precisato – è fermo al 1995. Per questa ragione, la giunta sta puntando sull’inserimento nell’Accordo di programma. L’amministrazione perseguira’ chi ha creato danni al territorio”.

Casano e Siragusa sollevano il caso politico. “A questo punto – ha attaccato Casano – vorrei capire come mai la giunta abbia “licenziato” Fabrizio Nardo che, oggi, ritorna in aula in qualità d’esperto di questa materia. Peraltro, l’assssore Pietro Lorefice, per anni presidente di Legambiente locale, dirige settori, dalla polizia municipale ai servizi sociali, che poco hanno a che spartire con le sue competenze. Mi pare ci sia un vero problema politico nel Movimento 5 stelle”. Guido Siaragusa, oltre a premere sul tasto delle vere motivazioni che hanno condotto all’allontanamento dell’ex assessore Nardo, tanto da chiedere ancora una volta che il sindaco chiarisca in aula, ha toccato altri tasti. “Le bonifiche non possono limitarsi solo all’area Eni – ha precisato – ricordo a tutti che l’ex discarica Cipollina continua ancora oggi a produrre grandi quantitativi di percolato. Bisogna adottare un approccio non ideologico sul tema”. Simone Morgana dei cinquestelle, inoltre, è stato netto nel condannare un approccio politico mirato solo alla tutela dei posti di lavoro, soffocando il diritto alla salute dei cittadini gelesi.

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