Gela. Diritti, in piazza. L’appello l’avevano diffuso già alcune settimane fa. Il movimento a supporto dei diritti della comunità lgbt, le associazioni e anche alcuni partiti politici, si sono dati appuntamento in piazza Umberto I. Una decisione successiva all’affossamento parlamentare del Ddl Zan, visto come un primo passo, concreto, anche a livello normativo, per sancire tutele vere contro ogni forma di omofobia. In piazza Umberto, è stata ricordata l’importanza di un atto parlamentare, che invece è stato bloccato e ora il percorso appare molto più accidentato. C’è una forte consapevolezza sui diritti e insieme al Comitato Gag, che per primo in città si è schierato, in piazza a supporto dell’iniziativa c’è stata la politica. Il Pd ha aderito, con la presenza della segreteria cittadina e di Guido Siragusa (segretario dem). Tra le adesioni, quella del segretario provinciale del Partito Democratico, Peppe Di Cristina, che già all’indomani del voto in Senato ha proposto l’avvio di iniziative per rilanciare il Ddl Zan. A manifestare, anche i Giovani democratici. In piazza, anche i grillini (c’erano il deputato regionale Nuccio Di Paola e il consigliere comunale Virginia Farruggia) e la Cgil. Tra le adesioni dell’assise civica, quella del capogruppo di “Una Buona Idea” Davide Sincero.
Tutti convinti che quella scritta in parlamento sia una pagina da dimenticare, anche in fretta, con il rilancio per il riconoscimento di tutele contro ogni forma di omofobia. Anche da Piazza Umberto il messaggio è stato lanciato in maniera chiara.
Ma chi vi dice di non essere liberi di essere quello che volete? È che adesso state pretendendo troppo. Ognuno è libero di avere la propria opinione, no? Se io dico che la famiglia deve essere composta da padre, madre e figli, potrò essere libera anch’io di esprimerla come voi avete la vostra? Oppure la vostra libertà deve sopprimere mia?