Gela. Risposte dal dipartimento regionale acqua e rifiuti non ne sono ancora arrivate. E’ rimasto in sospeso l’eventuale passaggio ad un Aro, che porterebbe l’amministrazione comunale a percorrere una via autonoma sia dalla Srr4 che dalla “Impianti Srr”, almeno per quanto riguarda la gara per il servizio rifiuti. Il sindaco Lucio Greco ha avanzato, insieme agli esperti che collaborano su questo fronte, proprio la possibilità di un passaggio all’Aro, non ritenendo che la soluzione del servizio in house, affidato alla “Impianti Srr”, possa essere quella migliore, almeno per quanto riguarda la copertura del servizio in città. Il silenzio di Palermo ha portato, ieri, l’avvocato a contattare il dirigente generale del dipartimento Calogero Foti. “C’è stato un contatto telefonico – dice Greco – Foti mi ha spiegato, che a causa di altre urgenze, non ha ancora potuto approfondire la relazione che abbiamo inviato. La prossima settimana, sarò a Palermo per discutere del contenuto della nostra relazione e della proposta. Avevamo espressamente chiesto di procedere con urgenza, visti i tempi comunque stretti”. Ci sarà un confronto, quindi, con lo stesso Foti e con i funzionari palermitani, ai quali spetta l’ultima parola sull’eventualità dell’Aro. Lunedì, invece, Greco, che già aveva chiesto una convocazione urgente per le vicende che ruotano intorno Timpazzo, parteciperà all’assemblea convocata dal presidente della Srr4 Filippo Balbo. Bisognerà, probabilmente, prendere una posizione precisa sul provvedimento rilasciato, negli scorsi giorni, proprio dalla Regione che proroga, di altri sessanta giorni, i conferimenti ulteriori destinati a Timpazzo. L’amministratore della “Impianti Srr”, società che gestisce la piattaforma di Timpazzo, è stata netta nel disporre che i conferimenti ulteriori verranno accettati solo per i prossimi quindici giorni. L’ingegnere Giovanna Picone l’ha scritto anche in un documento, inoltrato all’assessorato regionale all’energia e al dipartimento acqua e rifiuti.
Sempre a Timpazzo, Arpa e i tecnici preposti ai controlli hanno effettuato verifiche sulle vasche di Ato, ormai non più in uso. Sono stati emessi provvedimenti di sequestro. Il commissario liquidatore dell’Ato Cl2, Giuseppe Lucisano, sta predisponendo tutti gli interventi per ottemperare alle prescrizioni. “Ci sono questi provvedimenti – dice – che riguardano le vasche che noi sottoponiamo a regolare manutenzione. Annualmente, spendiamo circa ottocentomila euro. Essendo vasche in una fase post mortem, non ci sono problemi per i conferimenti, che non riguardano più queste vasche. Stiamo procedendo nella massima trasparenza ad effettuare tutti gli interventi, anche quelli che in passato purtroppo non sono stati fatti. Ripristineremo anche quello che, magari, prima non è stato fatto. Adempiremo alle prescrizioni, che ripeto riguardano vasche non più attive, ma che sono rimaste nella gestione dell’Ato”.