Nuovo servizio rifiuti, tavolo in prefettura: sindacati, “bacino lavoratori da tutelare”

 
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Gela. L’intenzione è di arrivare ad un punto di convergenza, anche se le posizioni di partenza non si sono rivelate per nulla univoche. Sul servizio rifiuti, affidato in house alla società “Impianti Srr”, nel pomeriggio di oggi si è tenuto un tavolo tecnico, convocato dall’amministratore della società, l’ingegnere Giovanna Picone. Proprio i vertici della in house hanno posto la questione delle assunzioni del personale che dovrà transitare da Tekra alla stessa “Impianti Srr”. Dall’analisi della normativa che tocca le società pubbliche, sono emerse più condizioni che farebbero dubitare sulla possibilità di adottare la clausola sociale, con il passaggio, a tempo indeterminato, di tutti i lavoratori che hanno maturato i requisiti. I sindacati, in blocco, non accettano soluzioni diverse dalle assunzioni a tempo indeterminato. Hanno già detto no a forme lavorative interinali e precarie. Il confronto è iniziato, per ora solo per i Comuni delle cosiddette “cinque terre” (Butera, Mazzarino, Riesi, Sommatino e Delia), mentre su Gela è tutto sospeso. Il tavolo, per dipanare ogni dubbio, si trasferirà in prefettura. Una richiesta di convocazione sarà inoltrata dalla Srr4. Davanti al prefetto, a garanzia di tutte le parti, proseguirà il confronto. I sindacati che hanno risposto alla convocazione della “Impianti Srr”, questa volta seguono tutti la stessa linea. Il segretario confederale della Cgil Rosanna Moncada, quello provinciale Usb Luca Faraci, il rappresentante dell’Ugl igiene ambientale Orazio Caiola, l’esponente Cisl Gabriele Nicolicchia, Carmelo Giallombardo della Filas e il segretario Uil Nicola Calabrese, ritengono che l’unica soluzione sia quella dell’assunzione a tempo indeterminato. Questo ribadiranno anche in prefettura. “La soluzione si può trovare – spiega Moncada – riteniamo che questi lavoratori, inseriti in un bacino apposito, possano essere assunti, anche in una procedura di evidenza pubblica. Certo, le prospettive iniziali che ci erano state indicate, erano del tutto diverse rispetto a quelli che oggi, invece, sono state esposte. Ora, il tavolo in prefettura sarà molto importante, a tutela dei diritti dei lavoratori. Anche per questo, abbiamo chiesto la presenza di tutti i sindaci”. Sulla stessa posizione anche il segretario Usb Luca Faraci.

“I lavoratori vanno assunti solo con contratti a tempo indeterminato – dice – avevano già respinto ogni soluzione differente. Prima di tutto, vanno definiti gli aspetti che attengono ai lavoratori. Aspettiamo ancora documenti, che avevamo chiesto, per avere contezza dei numeri e di ogni altro particolare dell’affidamento alla società in house”. E’ ancora più netto il segretario provinciale dell’Ugl igiene ambientale, Orazio Caiola. “Senza la garanzia del lavoro a tempo inderminato, allora sarà meglio superare l’esperienza della “Impanti”, già prima di iniziare – spiega – non possiamo permettere che lavoratori impegnati da anni in questa attività, con un mutuo e una famiglia a carico, finiscano nei meandri della precarietà o addirittura si possano trovare senza lavoro”. I vertici di “Impianti” e Srr4, almeno per i Comuni delle “cinque terre”, prevedono la partenza del nuovo servizio entro il prossimo 15 dicembre. Probabilmente, l’avvio slitterà, anche vista l’esigenza dei sindacati di approfondire ogni aspetto sulla collocazione dei lavoratori. Un grosso punto interrogativo rimane per Gela, con l’amministrazione comunale indirizzata verso un Aro, con una gestione propria dell’affidamento del servizio, anche se la Regione non ha ancora dato riscontri. Una nuova proroga a Tekra, a questo punto, sembra inevitabile.

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