Verifiche sui conti, imprenditore assolto: difese hanno escluso irregolarità

 
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Gela. Gli accertamenti fiscali riguardarono il periodo ricompreso tra 2011 e 2012. In base alle accuse, emersero elementi di anomalia nella determinazione dei ricavi e delle operazioni deducibili. Al termine dell’istruttoria dibattimentale, il giudice Miriam D’Amore, ha assolto l’imprenditore Emanuele Mondello. Il pubblico ministero Pamela Cellura, ritenendo che anche l’istruttoria dibattimentale abbia fatto emergere irregolarità, ne ha chiesto la condanna ad otto mesi di reclusione. Uno dei capi di imputazione è stato dichiarato prescritto, con il “non doversi procedere”. Per le altre contestazioni, invece, il giudice ha escluso che siano qualificabili come reati, dalla normativa in materia. E’ arrivata l’assoluzione. I legali di Mondello, gli avvocati Antonio Gagliano e Fabio Fargetta, producendo dati e relazioni tecniche, hanno escluso irregolarità contabili e fiscali, anche rispetto alle operazioni di autofatturazione, collegate ad un capannone che la società dell’imprenditore aveva realizzato in quella fase.

Per i legali, “non ci furono mai ricavi non contabilizzati”. Hanno escluso la violazione della disciplina in materia, rifacendosi anche a quanto sostenuto da testimoni, chiamati a riferire sulle verifiche che toccarono l’imprenditore edile.

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