Gela. E’ tra gli arrestati nell’inchiesta “Genius”, coordinata dai pm della procura di Catania. Per Rocco Mondello è stata disposta la misura della custodia cautelare in carcere ed è detenuto a Balate. Ha però risposto alle domande del gip, che lo ha sentito in videocollegamento, nel corso dell’interrogatorio di garanzia. Per gli investigatori etnei, avrebbe preso parte alla corruzione di alcuni funzionari e dirigenti del Genio Civile di Catania, finalizzata all’acquisizione di appalti pubblici. Mondello, però, ha anzitutto escluso di essere l’amministratore di fatto della società Nurovi, finita al centro delle indagini degli inquirenti. Difeso dall’avvocato Vittorio Giardino, ha spiegato di non essersi mai occupato di aspetti gestionali o dei cantieri. Non avrebbe avuto il ruolo che invece i pm ritengono abbia ricoperto. L’attenzione investigativa si è concentrata nei suoi confronti e su Nunzio Adesini, a sua volta detenuto per gli stessi fatti (che non è stato ancora sentito). In base alle accuse, i due gelesi sarebbero stati il punto di riferimento della Nurovi, almeno nei rapporti con i funzionari del Genio Civile etneo. Una ricostruzione che però Mondello ha escluso, rispondendo alle domande del gip. Anche sulla presunta corruzione dei tecnici che seguivano l’appalto per lavori ottenuti a Ramacca, l’indagato ha spiegato che i pc consegnati erano previsti nel capitolato di appalto e tutto si sarebbe verificato in maniera trasparente, minuziosamente tracciato, anche nella fase di acquisto. Sull’affiliazione al consorzio ragusano Caec, Mondello ha escluso che potessero esserci ragioni illecite. Per gli inquirenti, la Nurovi avrebbe aderito per avere le porte aperte su ulteriori gare d’appalto bandite dal Genio Civile di Catania, senza osservare il criterio della rotazione tra imprese.
L’imprenditore ha invece indicato ragioni prettamente lavorative. Con il consorzio Caec, c’era l’interesse ad entrare nei lavori per il bonus 110 per cento, in maniera assolutamente regolare. Mondello si è detto disponibile a dare tutte le spiegazioni necessarie, in un’indagine che sta toccando l’azienda locale, con importanti commesse. In totale, sono sette gli indagati.