Il Pd in cerca del segretario, “al nostro partito servono regole” e Ventura bacchetta i grillini sulle missioni

 
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Gela. “Il prossimo segretario cittadino dovrà essere una figura forte e capace di far rispettare le regole. Le correnti interne? In un grande partito, è normale che ci siano”. “Nessuno può fare ciò che vuole…”. Il capogruppo in consiglio comunale del Partito Democratico Giuseppe Ventura, ex assessore della giunta del sindaco uscente Angelo Fasulo, cerca di superare i tanti contrasti che nel recente passato hanno messo in crisi il Pd locale. “Bisogna partire da un’unica logica – spiega – dobbiamo superare il principio del prima io e poi gli altri. E’ chiaro che esistono le correnti interne al Pd ma è altrettanto chiaro che non si può agire per garantire un posto al sole al proprio gruppo penalizzando l’intero Pd”. A novembre, il congresso dei democratici dovrebbe sancire la scelta del segretario che succederà a Carlo Romano. “Secondo me – continua il consigliere comunale – potrebbe essere anche un esponente non necessariamente impegnato nella politica attiva. Avere un segretario che detti le regole diventa essenziale. Nessuno può permettersi di fare ciò che vuole senza risponderne al partito”.

La trattativa sulle commissioni comunali. Sul fronte commissioni comunali, Ventura conferma le trattative in corso. “Stiamo parlando con tutti – ammette – nei prossimi giorni ci vedremo per un incontro di coalizione. A me, non interessa nessuna presidenza di commissione. Sicuramente, la trattativa verrà allargata anche agli altri gruppi presenti in aula e che non fanno parte dell’area di centro sinistra”.

“Da assessore non ho mai chiesto rimborsi delle spese di viaggio”. L’ex assessore, inoltre, è molto critico verso i primi mesi di gestione a cinquestelle. “Non giudico un’amministrazione comunale dalle persone che la compongono ma dai risultati ottenuti – conclude – una cosa è chiara, su temi come la trasparenza e la riduzione dei costi, tanto sbandierati in campagna elettorale, sindaco e giunta non stanno facendo una grande figura. C’era bisogno di una gita con sindaco, tre assessori e segretaria personale, con tanto di rimborso delle spese di viaggio, per partecipare ad un incontro al ministero dello sviluppo economico? In cinque anni di giunta Fasulo, con decine di viaggi a Roma, non ho mai chiesto alcun rimborso. Dato che bisogna sbandieralo pubblicamente come fanno i grillini, allora facciamo emergere la verità”.  

 

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