Polo infanzia, via Siragusa e centro antiviolenza, verso gare: “Tagli? Sarebbe una follia”

 
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Il gruppo di lavoro di Agenda Urbana insieme al sindaco e agli assessori

Gela. La fase di gara dovrebbe concretizzarsi entro fine anno. Sono questi i tempi delineati dal gruppo di lavoro di “Agenda Urbana”, che in queste ultime settimane ha avviato l’approfondimento sui tempi per arrivare all’assegnazione dei lavori, per almeno tre progetti. Si tratta del polo dell’infanzia alla “Pirandello”, del centro per anziani di via Siragusa e della struttura per donne vittime di violenza, in via Madonna del Rosario. I relativi decreti regionali di finanziamento sono stati notificati anche a Palazzo di Città e si tratta di tre progetti, tra i più consistenti dell’intero programma di “Agenda Urbana”. Il totale supera i quattro milioni e mezzo di euro. Il gruppo di lavoro sta chiudendo anche le ultime attività preliminari alle gare d’appalto, che serviranno all’affidamento dei lavori. L’attività è ripresa piuttosto serrata, anche se in realtà non si è mai veramente fermata, soprattutto da quando c’è stata la ripresa amministrativa, con la conferma dell’assessore Terenziano Di Stefano, che ha seguito fin dall’inizio l’intero programma di finanziamento, insieme all’Autorità Urbana, agli stessi professionisti del gruppo di lavoro, ai rup e ai tecnici, che coadiuvano lo staff. Il cronoprogramma, rallentato solo dagli inciampi della Regione, che ha poi man mano sanato, è predisposto sulla base della scadenza finale, fissata per il 2023, quando bisognerà aver completato tutti i lavori e la relativa rendicontazione. E’ inevitabile, visti i precedenti, che si guardi con molta attenzione alle scelte del governo regionale, che già nel recente passato ha intrapreso con troppa disinvoltura la strada dei tagli. Pare che qualche preoccupazione sia stata mossa anche per “Agenda Urbana”, al punto da informare lo stesso Di Stefano. Parlamentari regionali grillini non si fidano molto della linea del governo regionale e per questo motivo hanno allertato il vicesindaco.

“Tagli? Sì, sono stato informato ma escludo che possano riguardare la nostra “Agenda Urbana”, che è assolutamente in linea con i programmi e ha già ottenuto tutti i decreti di finanziamento, con progetti ormai esecutivi. E’ anche vero che in altri Comuni, anche più grandi del nostro, le procedure vanno decisamente a rilento. Ritengo che la nostra “Agenda Urbana” – spiega Di Stefano – grazie al lavoro del gruppo tecnico, sia tra le migliori di tutta l’isola e ci sono i risultai che parlano. Se dovesse arrivarci una qualche comunicazione di scelte della Regione, tese al taglio dei fondi, sarei il primo a denunciare e a richiedere i danni. Questa volta, saremo noi a portare tutto alla Corte dei Conti, visto che abbiamo impegnato risorse pubbliche per adempiere a quello che ci è stato indicato dalla Regione e per seguire minuziosamente l’iter di “Agenda Urbana”. Un taglio dei fondi sarebbe una follia”. Del resto, lo stesso vicesindaco, già quando a Palermo la procedura sembrava essersi inceppata, aveva già scritto per accelerare, senza tralasciare nessuna via, neppure quella della segnalazione ai giudici contabili.

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