Cop26, Cingolani “L’impianto del vertice va ripensato”

 
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ROMA (ITALPRESS) – “L’impianto del vertice Cop, va ripensato: 194 stati, dai più piccoli ai più grandi, trovare un compromesso valido per tutti è quasi impossibile, un risultato importante è stato raggiunto: tutti i paesi hanno accettato di tenere il surriscaldamento globale sotto 1 grado e mezzo e non più due, mezzo grado in meno è molto importante. Ricordo che per firmare questa cosa la tempistica di abbattimento del carbone la dobbiamo stabilire noi, se noi avessimo detto no a India e Cina non avrebbero firmato, è merito all’Italia aver condotto questa battaglia, e l’abbiamo vinta”. Lo ha detto il ministro per la Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, ospite di “Radio24”. “Chiamiamola negoziazione con Cina e India, i maggiori produttori di carbone, ma alla fine è successo questo” ha aggiunto “il bla bla bla? Ad un certo punto sono stato molto chiaro capisco che gli attivisti giovani devono ottenere attenzione, ma 194 stati che per due settimane si riuniscono per trovare soluzioni non può essere ridotta ad un bla bla bla, no queste cose si chiamano regole, non mi pare che manifestare e urlare per le strade non mi pare efficace. Gli stati si trovano di fronte a problemi di portata storica ma le cose sono complicatissime, questa è una sfida epocale mai affrontata prima, attenzione a non semplificare troppo”. Per Cingolani “questa Cop ha stabilito delle regole di trasparenza, non siamo riusciti ad arrivare bene ad una finanza solidale, non si può guadagnare sul clima”.
(ITALPRESS).