Il prof. Totò Giudice me lo aveva anticipato prima che andasse in pensione. «Voglio dotare la città che amo e per certi versi mi angustia, di qualcosa di importante, utile e bello».
Credevo che fosse il delirio di uno che, avendo realizzato qualcosa di apprezzabile nella scuola che dirigeva, sognava utopisticamente più in grande. E, invece, è stato di parola. Non di utopia si trattava, ma di un’autentica visione che ha trovato nella precedente e illuminata compagine amministrativa la sponda ideale da cui partire.
Gela può dunque, da oggi, fregiarsi di un complesso sportivo di prim’ordine. Totò Giudice e il figlio Raffaele (quest’ultimo istruttore di tennis brevettato) hanno saputo trasformare un’area fondamentalmente depressa in un complesso anche esteticamente importante, un’autentica gioia per gli occhi e il cuore. Ma avevo già gioito prima dell’inaugurazione quando mi era stato annunciato che il complesso sarebbe stato dedicato al personaggio che ha fatto maggiormente conoscere Gela nel mondo: Eschilo. Totò Giudice non ha mai nascosto il suo orgoglio di ex alunno nonché insegnante al liceo classico Eschilo e ha, pertanto, trovato logico e quasi consequenziale ricordare al mondo che in questa città l’illustre tragediografo ha voluto concludere il suo viaggio terreno. Eschilo, in qualche parte dell’universo, starà gongolando d’orgoglio perché un figlio di Gela gli ha tributato il giusto onore.
Chissà che piacere avrebbe provato nel calcare con fare austero il vasto prato all’inglese e i vialetti colmi di fiori che fanno da corona alla vera e propria struttura sportiva. Eschilo diceva che l’ansia sregola il passo; per ciò che mi riguarda, l’emozione nell’apprendere che alla struttura veniva dato il nome di Eschilo Club Tennis, mi ha sregolato per un momento il respiro. L’orgoglio del figlio di Totò Giudice, Raffaele, non è stato meno corposo di quello del padre allorché è stato deciso, per non essere banali e, soprattutto coerenti col sentimento provato nei riguardi del tragico greco, di anteporne il nome a tutto il resto. Ad una lettura superficiale, il connubio Eschilo-Sport potrebbe a qualcuno apparire quasi blasfemo, se non fosse che entrambi incarnano i più alti e nobili valori morali (che Gela, in questo momento storico, pare aver in parte smarrito).
Un pensiero alto e profondo non collide certo con un gesto atletico regale: entrambi proiettano l’essere verso l’infinito che, come è risaputo, inizia in ciascuno di noi. L’Eschilo Club Tennis, denominazione destinata a risuonare magicamente nella mente e nei cuori dei gelesi, è, dunque, un complesso sportivo che può degnamente rappresentare il meglio della nostra città. Dà quasi festosamente il benvenuto a chi arriva da ovest e un arrivederci speranzoso a chi, proveniente da est, si allontana dalla città. Insomma, l’Eschilo Club Tennis è un gioiello che arricchisce il patrimonio di cui anche i cittadini del comprensorio possono andare fieri.
Rosario Di Natale