Gela. Hanno spiegato di non essere loro i responsabili di tre rapine, messe a segno diversi anni fa in un market (colpito due volte) e in una stazione di servizio, a Caposoprano. Alessio Bartoli e Michael Costarelli si sono difesi, davanti al collegio penale del tribunale. Per i pm della procura, in aula con il sostituto Federica Scuderi, avrebbero fatto parte del gruppo che colpì in più esercizi commerciali. In passato, sono già stati condannati per un’altra rapina, quella alla farmacia “Eleusi”, a Macchittella. Delle due irruzioni in un market di viale Indipendenza e in una stazione di servizio, dove venne ferito un dipendente raggiunto da un colpo di pistola, hanno ribadito di non saperne nulla. Chi ha agito a Caposoprano, nella stazione di servizio, sparò al dipendente dell’attività, ferendolo ad una gamba. Secondo gli inquirenti, Bartoli prese parte a tutte le azioni, mentre Costarelli avrebbe fatto parte del gruppo, in uno dei colpi al market. Contestazioni che hanno respinto, rispondendo alle domande del pm e dei difensori, gli avvocati Davide Limoncello e Filippo Spina.
Le difese, inoltre, hanno sollevato un’eccezione di nullità, ritenendo inutilizzabile il contenuto delle intercettazioni, che riguardano un altro procedimento a carico dei due, quello per la rapina alla farmacia di Macchitella. Il collegio penale, presieduto dal giudice Miriam D’Amore, si è riservato di decidere.