Catania. Una diversa concezione degli spazi occupati dagli alloggi popolari. Non aree ghettizzate e isolate dalla socialità urbana, ma pienamente inserite nel modello che la Cgil regionale segue con attenzione, quello di Parigi e della “città dei 15 minuti”. Ieri, c’era anche Ignazio Giudice, della segreteria regionale Cgil, all’assemblea organizzativa dell’Apu-Sunia regionale (tenutasi a Catania), sindacato che si occupa degli inquilini assegnatari alloggi popolari e dei proprietari utenti. “Un arricchimento ascoltare gli interventi robusti di vissuto quotidiano e proposte. È impegno della Cgil Siclia istituire un luogo fisico di incontro permanente in grado di assistere i 60.000 assegnatari presenti in Sicilia e i tanti che attendono un alloggio. La Cgil Sicilia insieme a tutti i territori punta al modello Parigi, “la città dei 15 minuti” – dice Giudice – i governi dovrebbero esserne attratti. È un sogno realizzabile: spazi urbani in modo che il cittadino possa trovare a piedi da casa tutto quello che gli serve, lavoro, negozi, strutture sanitarie, scuole, impianti sportivi, spazi culturali, bar, ristoranti e tutto ciò che eleva la qualità della vita nel rispetto dell’ambiente. I sindaci, i commissari delle ex province, degli istituti autonomi case popolari, se vogliono possono realizzare tutto. L’ impegno sindacale continua”.
La Cgil, in più occasioni, a livello cittadino ha sollevato la questione degli alloggi dello Iacp, in condizioni spesso fatiscenti e collocati in complessi edilizi privi di ogni servizio. “Bisogna pensare – conclude Giudice – alla rigenerazione urbana, all’edilizia popolare e quindi al mercato pubblico e privato”.