Gela. Anche il sindaco di Palagonia, Valerio Marletta, ha deciso di fare luce sulla denuncia di presunto furto di cassonetti sporta dal primo cittadino Domenico Messinese. “A Palagonia usiamo circa 300 cassonetti”. Nel piccolo centro etneo, da febbraio, è l’ati composta dalla gelese “Ambiente Italia” e dalla società Balestrieri a garantire il servizio di raccolta dei rifiuti. Il sindaco gelese ha ammesso di essersi rivolto ai carabinieri per fare chiarezza sull’anomala presenza dei cassonetti per la raccolta di rifiuti del Comune di Gela, presso il centro etneo, la cui dicitura è quasi camuffata da un adesivo che fa riferimento alla società Balestrieri. “Abbiamo un contratto con l’associazione temporanea d’impresa “Nuova ambiente” di cui fa parte anche il gruppo Balestrieri – ammette il sindaco di Palagonia, Valerio Marletta – Noi usiamo circa 300 cassonetti. Di questi 100 sono di proprietà del Comune e tutti altri vengono messi a disposizione dall’Ati che da febbraio si è aggiudicata il bando relativo al servizio di raccolta e gestione dei rifiuti. Non è la prima volta che le ditte usano cassonetti di altri comuni. Noi paghiamo e pretendiamo che venga garantita la fornitura dei cassonetti”. In città alla denuncia avanzata dal sindaco Messinese si è associato Vincenzo Giudice, consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle. “Ci siamo accorti dell’impiego dei cassonetti del Comune a Palagonia il mese scorso – assicura Giudice – Non abbiamo esitato a denunciare l’episodio direttamente presso la caserma dei carabinieri di Palagonia e, successivamente, presso il reparto territoriale di Gela. Abbiamo atteso – aggiunge – prima di rendere pubblica la notizia, per consentire agli inquirenti di effettuare tutte le indagini del caso”. Il sindaco di Palagonia esclude di avere ricevuto una visita dei carabinieri ma annuncia un imminente incontro con Domenico Messinese.
“Se c’è un illecito non è certo colpa dell’amministrazione di Palagonia”. “Abbiamo fatto un ordinativo direttamente all’ati gelese – rassicura il sindaco Marletta – A noi non interessa da dove provengono quei cassonetti. Se c’è stato un illecito l’ha fatto la ditta, non di certo l’amministrazione comunale. Il sindaco Messinese merita la massima solidarietà. Lo chiamerò per chiarire la situazione. Anche noi, in passato, abbiamo subito il furto dei cassonetti dalla ditta precedentemente incaricata al servizio di raccolta dei rifiuti. Dopo la denuncia sono stati resi i cinquanta contenitori – conclude Valerio Marletta – Ho sentito il comandante della stazione ma non abbiamo parlato di questo episodi. Probabilmente l’ati Ambiente Italia ha utilizzato circa 50 cassonetti caratterizzati dalla dicitura “comune di Gela”. Ribadisco che si tratta di una fornitura prevista, in parte, nel capitolato. In verità abbiamo chiesto di implementare i cassonetti con un successivo ordinativo a pagamento”.