Gela. I grillini locali, che hanno detto no a qualsiasi patto di governo cittadino, nonostante il tentativo del sindaco Lucio Greco, vogliono testare la tenuta sui temi principali che toccano il territorio. Hanno scelto di farlo con delle assemblee pubbliche, trasmesse anche on line. Difficile trovare un capitolo più spinoso di quello dei rifiuti, dal quale iniziare. In serata, il confronto si è aperto e all’assemblea non sono mancati i big locali, dal senatore Pietro Lorefice al deputato regionale Nuccio Di Paola. C’erano l’ex candidato a sindaco per il movimento, l’avvocato Simone Morgana, e l’attuale consigliere comunale Virginia Faruggia. Tra i presenti, si sono visti l’ex consigliere comunale Vincenzo Giudice e l’avvocato Francesco Castellana, che ormai da tempo segue la vita del partito locale. Un intervento l’ha fatto anche il presidente del comitato del quartiere Macchitella, Gioacchino Gradito. Sui rifiuti, i pentastellati non la pensano sicuramente come il governo regionale né come i vertici della Srr4 e della “Impianti Srr”, la società in house che ha ottenuto il servizio. Per Di Paola, “la visione del governo regionale sui rifiuti è fallimentare”. Timpazzo è uno degli epicentri dell’emergenza sull’isola. Il sito è stato individuato dal governo regionale per ricevere conferimenti ulteriori, dopo il blocco totale della discarica di Lentini. I sindaci dei Comuni dell’ambito, a partire dal primo cittadino Lucio Greco, sono preoccupati sulla tenuta della vasca E, che a questo ritmo e senza una data precisa per lo stop ai conferimenti ulteriori, potrebbe esaurirsi nell’arco di poco più di un anno. Il concetto è tornato a ripeterlo lo stesso Di Paola, “ogni territorio deve gestire i propri rifiuti, con la relativa impiantistica”. Chi non ce la fa, dovrà trasferire i rifiuti all’estero. “Dal governo regionale non è arrivato nulla di buono per questo territorio – ha detto Lorefice – non è stato incrementato il modello virtuoso della gestione dei rifiuti”. I grillini supportano una programmazione che miri “al rifiuto zero”, nell’ottica dell’economia circolare. Timpazzo però potrebbe soffocare se a Palermo non avranno soluzioni alternative. Una delle prime uscite ufficiali, dopo aver ottenuto la delega ai rifiuti, l’ha fatta l’assessore Cristian Malluzzo, che ha seguito l’assemblea grillina. “Il confronto non può che far bene – ha detto – credo che con la giusta mediazione con gli organi preposti si possano raggiungere i risultati, anche sul piano della gestione dei rifiuti. Sicuramente, si tratta di un incarico complesso, anche perché tanti cittadini continuano a sporcare il territorio”. Sui rifiuti e sulle vicende che ruotano intorno a Timpazzo, il sindaco Lucio Greco certamente continuerà ad avere un ruolo amministrativo, insieme allo stesso Malluzzo. L’avvocato vorrebbe tentare la soluzione dell’Aro, gestendo le fasi di gara per l’affidamento del servizio in maniera autonoma, senza passare da Srr e “Impianti Srr”. Su Timpazzo è arrivato a chiedere di bloccare i conferimenti ulteriori, per non danneggiare i Comuni dell’ambito, che rischiano di trovarsi senza una discarica. La Srr, su richiesta dell’assemblea, a breve invierà un documento alla Regione. Il consigliere comunale Virginia Farruggia ha però chiesto che l’amministrazione comunale sia chiara. “Qual è la posizione del sindaco sul ciclo integrato dei rifiuti? – ha domandato intervenendo – non accettiamo una visione discarico-centrica. La Regione vuole precipitare Gela nell’emergenza”. Inevitabile che si toccasse il punto di un eventuale ampliamento di Timpazzo, opzione indicata anche dai vertici della “Impianti Srr”. Il responsabile della Riserva Biviere, Emilio Giudice, è stato netto, come aveva già spiegato in più occasioni. “Non è permesso ampliare discariche in aree vincolate – è intervenuto – l’ampliamento andrebbe contro le stesse regole poste dalla Regione. Il paradosso è che la Regione dovrebbe risanare un territorio a rischio industriale, mentre invece lo distrugge caricandolo di altri rifiuti. Ormai, l’unico interesse è di spostare il problema da Lentini a Gela”. Giudice ha ricordato il recente passato del territorio e le tante bombe ecologiche, mai bonificate.
“Un ex discarica è presente a Settefarine – ha aggiunto – era precedente a Cipollina. Per non parlare degli ex siti di Niscemi e Butera e delle discariche industriali. Il livello è stato abbondantemente superato. La Regione dovrebbe eliminare i rifiuti da questo territorio e non invece incrementarli”. Sui rifiuti, i grillini rilanciano la loro presenza sul territorio. Un tema sul quale, almeno a livello cittadino, ci fu una delle prime interlocuzioni con il Pd, che ora invece è diventato alleato strategico dei pentastellati (anche se all’assemblea non si sono visti dirigenti locali dem).