Gela. Decine di furti e danneggiamenti, messi a segno nell’arco di pochi mesi, erano tutti attribuiti al ventenne Davide Rocco Antonio Ferracane. Prese di mira abitazioni private, attività commerciali e anche auto in sosta. Gran parte dei colpi li ha anche ammessi, davanti agli inquirenti. I giudici della Corte d’appello di Caltanissetta hanno confermato la condanna a cinque anni di reclusione, per la lunga sequenza di furti. La condanna era stata pronunciata dal gup del tribunale di Gela, lo scorso marzo, al termine del rito abbreviato. La difesa, sostenuta dall’avvocato Rocco Cutini, ha impugnato la decisione.
Davanti a fatti comunque ricostruiti con accuratezza e piuttosto evidenti, ammessi anche dall’imputato, i giudici di secondo grado hanno confermato la decisione. In primo grado, il titolare di una delle attività commerciali prese di mira da Ferracane si era costituito parte civile, con il legale Stefano Scepi. Il gup gli aveva riconosciuto il diritto al risarcimento dei danni.