Gela. Tra i corridoi di Palazzo di Città aleggiava il timore che la delibera sulla Tari
potesse aprire il varco ad uno scontro tra l’amministrazione comunale e il gruppo di centro sinistra, quello maggiormente rappresentato in aula.
“I dirigenti devono essere presenti”. Invece, il tilt amministrativo è scattato ben prima. A mettere in difficoltà assessori e consiglieri a cinquestelle è stato un debito fuori bilancio: il primo dei settantacinque all’ordine del giorno. Una rettifica di una delibera dello scorso febbraio relativa ad un esproprio. Senza il dirigente proponente, la seduta si è sostanzialmente bloccata. Guido Siragusa e Sandra Bennici del Polo Civico, i democratici Salvatore Gallo e Giuseppe Ventura, l’esponente di Un’Altra Gela Vincenzo Cascino, tutti hanno attaccato l’amministrazione proprio sul fronte dell’assenza del dirigente. “Il dirigente Emanuele Tuccio – ha detto Guido Siragusa – ha il dovere, come gli altri suoi colleghi, di stare in aula per riferire sull’eventuale refluenza contabile di un atto comunque importante”. Una linea seguita dal capogruppo democratico Giuseppe Ventura. “Non ci possono essere dirigenti che rimangono in aula fino a ora tarda – ha precisato – ed altri che non si presentano. L’amministrazione deve garantire sulla loro presenza”. Proprio gli esponenti del centro sinistra hanno più volte chiesto all’amministrazione presente in aula di ritirare l’atto.
I cinquestelle lasciano l’aula. Gli assessori Fabrizio Morello, Pietro Lorefice e Nuccio Di Paola, concordando con il vice presidente del civico consesso Maria Pingo, hanno respinto la proposta di ritiro. Una scelta che ha suscitato la reazione di tutti i gruppi d’aula: Pd, Polo Civico, Megafono, Gela Città, Un’Altra Gela, Reset, Forza Italia e perfino i consiglieri del Movimento 5 stelle hanno abbandonato l’aula, facendo cadere il numero legale. La prova d’aula sembra confermare la presenza di divergenze, non ancora sopite, tra i consiglieri del Movimento 5 stelle e l’amministrazione comunale. Si ritornerà tra i banchi del consiglio comunale tra ventiquattr’ore.