Gela. “Il fatto non sussiste”. Con questa formula, i giudici della Corte d’appello di Caltanissetta hanno assolto Gaetano Sanfilippo. Il professionista era stato coinvolto in un’indagine che si concentrò sulla gestione dell’ex lido balneare “Love beach”. L’allora socio dell’imputato denunciò ammanchi e una gestione ritenuta del tutto fuori dalle regole. Secondo le accuse, Sanfilippo, in più occasioni, avrebbe prelevato denaro dalla cassa, ma per finalità personali. In primo grado, era arrivata la condanna ad un anno e quattro mesi di reclusione. In appello, la decisione è stata ribaltata e i magistrati nisseni hanno accolto la ricostruzione difensiva, proposta dal legale di Sanfilippo, l’avvocato Carmelo Peluso. L’ex socio è parte civile nel procedimento e in primo grado il giudice del tribunale di Gela gli aveva riconosciuto una provvisionale e il diritto al risarcimento dei danni. Anche in appello, il suo legale, l’avvocato Joseph Donegani, è tornato a chiedere la conferma della condanna, ritenendo che ci furono delle irregolarità, con l’ex socio che si trovò a dover affrontare le spese per ripagare i fornitori.
La difesa di Sanfilippo, nel ricorso, ha invece fornito elementi che hanno indotto i giudici di appello a pronunciare l’assoluzione e ha escluso l’ipotesi dell’appropriazione indebita. Le ragioni della decisione verranno riportate nelle motivazioni, che saranno successivamente pubblicate.