Gela. I paventati aumenti della Tari, l’imposta per la copertura del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, arriveranno
tra qualche ora sui banchi del consiglio comunale.
Una parte delle royalties per coprire i costi dei rifiuti. Si passerebbe, per un nucleo familiare composto da tre persone, ad una quota fissa di 0,93 ed una variabile di oltre 13. Nel corso del 2013, la tariffa fissa era ferma a 0,68 mentre quella variabile a 8,29. L’aumento scatterebbe anche per le utenze non domestiche, comprese le attività commerciali e quelle della ristorazione. Non è da escludere un serrato dibattito davanti alla giunta che, questa volta, dovrebbe essere presente in aula. Le critiche maggiori stanno arrivando soprattutto dai banchi del centro sinistra. Negli scorsi giorni, è stato l’esponente del Polo Civico Guido Siragusa a sollevare il caso, preannunciando, se gli aumenti non venissero evitati, il voto contrario. La questione è stata analizzata anche in conferenza di capigruppo davanti al presidente del consiglio Alessandra Ascia. A questo punto, si studiano soluzioni per evitare la classica “stangata”. “In campo ci sono diverse opzioni – spiega il capogruppo di Un’Altra Gela Vincenzo Cascino – stiamo approfondendo l’intera materia insieme al collega Vincenzo Cirignotta del Pd. La strada più semplice da percorrere mi sembra quella di utilizzare una parte delle royalties per creare una voce di bilancio che vada a coprire una parte dei costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, lasciando inalterate le aliquote Tari”.
“Soluzioni già adottate in altri comuni”. I punti interrogativi più pesanti riguardano l’aumento complessivo dei costi del servizio di raccolta dei rifiuti: si passa da un totale di sette milioni di euro ad oltre dieci milioni. Interventi per inserire risorse in bilancio, in grado di bloccare gli aumenti Tari, vengono confermati proprio da Vincenzo Cirignotta, nella scorsa legislatura componente della commissione bilancio. “Soluzioni simili – ammette – sono state adottate in altri comuni”.
