Gela. Subito dopo l’azzeramento della giunta, sembrava che le strade dei renziani e quelle del sindaco Lucio Greco si dovessero definitivamente dividere. La mancanza di una rappresentanza di Italia Viva all’assise civica, da molti alleati è stata considerata un discrimine politico irrisolvibile. Greco, invece, nella conferma in blocco della giunta, ha rinnovato il rapporto di fiducia politica, anche con i renziani. Probabilmente, i contatti diretti che il gruppo locale ha dimostrato di avere a Roma, anzitutto con il senatore Davide Faraone, si sono rivelati decisivi. La svolta sembra esserci stata quando il sindaco e l’ingegnere Pietro Inferrera hanno usufruito della mediazione dei renziani per l’incontro ministeriale sull’accordo di programma. La foto che ritrae l’avvocato, il consulente e Giuseppe Perna (del gruppo locale di Italia Viva), davanti al Ministero dello sviluppo economico, per molti era solo una conferma della ripresa dei contatti politici. “Noi, abbiamo sempre ritenuto assolutamente buono il lavoro svolto dall’assessore Cristian Malluzzo – dice il coordinatore provinciale Giuseppe Ventura – al sindaco abbiamo consegnato una rosa di tre nomi, ma solo perché ci è stato chiesto. Il nostro assessore è sempre stato Malluzzo. Italia Viva non ha mai rotto con il sindaco e con gli alleati. Abbiamo solo detto che se il criterio per stare in giunta era quello della rappresentanza in consiglio comunale, allora la nostra presenza al tavolo di maggioranza era inutile. Il coordinatore cittadino Rochelio Pizzardi non ha voluto rompere il fronte o prendere le distanze. Poi, ci è stato comunicato che il sindaco, forse in base ad un criterio di rappresentanza differente, voleva Italia Viva in giunta e così è stato”. I renziani locali, ben prima che venisse ufficializzata la crisi politica della giunta, si erano messi a disposizione, organizzando anche un incontro in città con il senatore Faraone e il viceministro Teresa Bellanova. Sulla ripartenza amministrativa, Ventura sembra non avere particolari dubbi. “Il documento programmatico? Lo abbiamo letto e lo sottoporremo all’assemblea del partito – dice ancora – dovremmo riunirci mercoledì. Però, posso anticipare che non dovrebbero esserci particolari problemi nell’approvarlo, ma è giusto che decida l’assemblea”. Ventura parla di “una particolare attenzione” che i vertici nazionali di Italia Viva hanno concentrato sulla città. “Con Faraone i rapporti durano da anni – aggiunge – eravamo insieme già alla prima Leopolda. Il partito ha puntato sul mio ruolo come coordinatore provinciale e non dimentichiamo la presenza all’assemblea nazionale dell’avvocato Emanuele Maganuco e il ruolo dello stesso Perna, nell’ufficio del Senato”.
Se l’intesa politica con il sindaco Lucio Greco è stata ribadita, i renziani non trascurano però il capitolo Forza Italia. “Il nostro progetto va avanti, sempre con la guida di Renzi – conclude Ventura – che in questa fase sta cercando di strutturare un’area politica di centro. In Sicilia, sia alle prossime regionali che alle amministrative, la federazione con Forza Italia sarà sancita da liste uniche. Sarà un banco di prova e se dovessero esserci buoni riscontri, allora verrà ripetuta a livello nazionale. Italia Viva, anche al termine della tornata delle amministrative, è riuscita ad avere consiglieri comunali e assessori, anche in Comuni molto importanti. Non è un progetto morto, assolutamente. Non si tratta di un passaggio a Forza Italia. Siamo due partiti differenti, che stanno provando a lanciare una federazione. Se poi dovessero diventare un unico partito, non sta a me dirlo. Renzi sta lavorando a livello nazionale e molto dipenderà anche dalle scelte del premier Mario Draghi”. I renziani, che l’appoggio a Greco l’hanno dato pur non essendo ufficialmente presenti alle amministrative di due anni fa, sembrano piuttosto convinti di poter giocare un ruolo importante, anche nella compagine amministrativa appena riconfermata.