Gela. Una parte della maggioranza del sindaco Lucio Greco ancora si interroga sulla scelta di chiudere le tre settimane di crisi politica, con una riconferma, praticamente in blocco, della giunta (ad eccezione dell’innesto dell’ingegnere Giovanni Costa). C’è chi non concorda del tutto con questa linea, ufficializzata dal sindaco, né con l’avanzata dei partiti, che sicuramente, sul piano dei numeri, hanno messo in “minoranza” l’ala civica dei pro-Greco, almeno nella composizione della giunta. Nonostante il varo della squadra di governo, sostanzialmente riconfermata, sul tavolo rimangono incertezze di rappresentanza, ma anche di gestione di una convivenza politica, che verrà messa alla prova, già nelle prossime settimane. Sulle deleghe da assegnare non dovrebbero esserci troppe sorprese, anche perché in caso contrario Greco rischierebbe di riaprire diatribe, quasi impossibili da risolvere. I pro-Greco stanno cercando di arrivare ad un accordo complessivo sul documento programmatico, che dovrebbe accompagnare l’alleanza, fino alla conclusione del mandato del sindaco. Il “patto di governo”, al momento, manca delle firme degli alleati e sono diversi gli aspetti che non assicurano grandi certezze politiche. Dall’appoggio ad una ricandidatura dell’avvocato e fino al “codice etico” per uscire dalle secche delle conflittualità interna, per finire alle commissioni (che qualcuno vorrebbe nuovamente rivedere). Ieri, il sindaco Lucio Greco, seppur in maniera piuttosto velata, ha spiegato che è disponibile ad ascoltare i suoi, ma non rinuncerà alle sue “prerogative”, per le decisioni da assumere. Insomma, l’ultima parola spetterà sempre a lui, indipendentemente dagli umori della maggioranza. I pro-Greco vorrebbero andare avanti, in un clima di maggiore condivisione delle scelte amministrative.
Vorrebbero contare di più, non solo quando si tratterà di creare ponti istituzionali, con i loro riferimenti regionali e nazionali, ma anche quando ci saranno decisioni importanti da adottare. Sempre ieri, il coordinatore cittadino di Forza Italia Vincenzo Pepe è nuovamente ritornato sul bisogno di una “maggiore collegialità”. La crisi politica non sembra del tutto archiviata, anche se il sindaco continuerà a mediare, come sta cercando di fare anche per la ripartenza amministrativa, attraverso il documento programmatico.