Gela. Il vero viatico politico della nuova giunta e del rilancio della maggioranza dovrebbe passare dal patto di governo, sancito con un documento programmatico, che pare debba impegnare tutti gli alleati. Una prima versione è finita già sotto la lente di ingrandimento dei pro-Greco, per la necessità di apportare variazioni. Sembra che al momento non ci siano posizioni convergenti sul documento, che dovrebbe servire anche da “codice etico”, per stabilizzare rapporti di coalizione, che con il tempo si sono fatti sempre più difficili da gestire. Il documento (considerato come una sorta di nuovo patto di governo della città) potrebbe essere ufficializzato nei prossimi giorni ma al momento pare non convincere, anche sul punto del sostegno ad un eventuale secondo mandato del sindaco Lucio Greco. Alcuni alleati ritengono azzardato impegnarsi adesso, per supportare una possibile nuova corsa elettorale dell’attuale primo cittadino. Troppa la distanza temporale, con importanti scadenze elettorali che intanto si susseguiranno, a cominciare dalle regionali del prossimo anno che potrebbero farsi sentire anche in municipio. Oggi, Greco, presentando la giunta, ha spiegato che sul secondo mandato (comunque non considerato una priorità) non ci sarebbero riserve dalla coalizione, che invece più di qualche remora potrebbe sollevarla.
Quello della ricandidatura è solo uno degli aspetti che non trova piena condivisione. C’è anche chi fa fatica a riconoscersi in un “codice etico”, che dovrebbe servire ad evitare improvvide uscite pubbliche, per non riaprire le ferite politiche pre-azzeramento e soprattutto “per non ricadere negli stessi errori”, come ha detto il sindaco questa mattina. Con la giunta fatta, si tenterà di chiudere anche l’intesa politica. La riconferma in blocco, comunque, non ha convinto tutti gli alleati.