Gela. Una vasta indagine chiusa dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta ha coinvolto dodici ex esponenti dei clan locali.
Armi ed estorsioni. Adesso, davanti al giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Caltanissetta David Salvucci, alcuni hanno già scelto riti alternativi. Lo hanno fatto i legali che rappresentano Salvatore Cavaleri, Giuseppe Scicolone, Emanuele Terlati e Paolo Portelli, oggi collaboratori di giustizia. Davanti al gup, dovrebbero optare per il giudizio abbreviato. Le accuse vengono mosse anche nei confronti di Giacomo Cagnes, Giuseppe Selvaggio, Maurizio La Rosa, Giovanni Avvento, Orazio Meroni, Nunzio Cascino e Vincenzo Pisano. I magistrati della Dda gli contestano non soltanto l’appartenenza ai clan ma anche la disponibilità di armi. Nel corso delle indagini, emersero diversi episodi d’estorsione che non riguardarono soltanto Gela ma anche Mazzarino e l’area del vittoriese. Gli imputati sono difesi, tra gli altri, dagli avvocati Ernesto Brivido, Maurizio Scicolone, Angelo Tornabene e Vania Giamporcaro.