Gela. Dopo settimane di attesa e di forti tensioni politiche, la nuova giunta, in realtà, dovrebbe ripresentarsi alla città sotto le stesse vesti. Non ci sono ancora conferme ufficiali, che arriveranno solo domani mattina, quando il sindaco Lucio Greco terrà a battesimo la squadra, ma pare che schema e volti non cambieranno. Si andrebbe verso una riconferma quasi totale degli assessori. Dovrebbero esserci il vicesindaco Terenziano Di Stefano (del gruppo civico di “Una Buona Idea”), l’avvocato Ivan Liardi (per “Impegno Comune”), l’altro legale Nadia Gnoffo (per Forza Italia) e ancora il commercialista Danilo Giordano (Udc). I centristi, che sembravano quasi fuori dal rilancio amministrativo, dovrebbero mantenere il loro ruolo in giunta e nella maggioranza, che l’avvocato Greco vuole rilanciare, chiudendo un cerchio politico sicuramente rivelatosi più ostico del previsto. Pare che in municipio rimarranno anche i renziani di Italia Viva, forse con lo stesso assessore, Cristian Malluzzo. Il “tecnico” dovrebbe arrivare dalla scelta degli ex critici di “Liberamente”. Sembra infatti che il capogruppo Vincenzo Casciana e l’altro consigliere Pierpaolo Grisanti, che hanno aperto una fase di nuova collaborazione politica con il sindaco, abbiano avuto il sì sulla presenza in giunta dell’ex dirigente comunale Giovanni Costa.
Sarebbe, forse, l’unico volto nuovo, per dare esperienza, probabilmente in qualche settore strategico. Greco andrebbe verso la riconferma anche dell’avvocato Giuseppe Licata, in quota Nuova Dc, che prima dell’azzeramento ha retto il settore urbanistica. Sicuramente, se la riconferma dovesse concretizzarsi, potrebbe lasciare immutati diversi capitoli di crisi, interni ai rapporti tra i pro-Greco. C’ì già chi parla di una soluzione che non risolve i problemi politici. Tra gli aspetti da chiarire, anche il destino del patto di governo, che dovrebbe essere suggellato dalla firma di un documento programmatico, ad oggi privo di sottoscrizioni, nonostante preveda, tra le altre cose, anche l’opzione di un Greco bis, dopo la scadenza del mandato.
