Gela. “I nomi degli assessori sono già pronti e potrei annunciare la giunta anche domani mattina. Non lo faccio perché voglio ascoltare tutti”. Il sindaco Lucio Greco rompe un certo silenzio istituzionale e lo fa dopo aver incassato il no del Partito Democratico. Dopo l’incontro con il segretario cittadino Guido Siragusa, i dem hanno chiuso a qualsiasi ritorno in giunta. La segreteria cittadina ha ratificato la decisione. Il sindaco, del resto, pare non abbia gradito l’approccio dem. “Non abbiamo niente a che fare con il progetto del sindaco Greco”, spiegano dall’entourage democratico. L’avvocato, però, prosegue gli incontri e mette a sua volta fine a qualsiasi tentativo istituzionale con il Pd. “Ho apprezzato la posizione del M5s, che ha detto chiaramente di non avere interesse ad entrare in giunta – spiega Greco – ma ha garantito che la propria deputazione continuerà a seguire con attenzione i nostri progetti a Palermo e a Roma. Di tutt’altro tenore il comportamento del Pd, che prima manifesta una certa apertura al dialogo e poi mette paletti e detta condizioni”. L’avvocato parte dal presupposto politico, che non sono ammessi “compromessi”. “In questo momento, la città ha bisogno di tutti. Chi vuole collaborare ci dica come e in che termini – aggiunge – noi siamo aperti al dialogo ma non saremo mai disposti a scendere a compromessi”. Il sindaco spiega che le “consultazioni” in atto sono piuttosto ampie, estese anche alle categorie produttive e ai sindacati.
“Voglio ascoltare tutti e valutare le idee e le posizioni di quanti stanno dimostrando grande interesse nei confronti della programmazione strategica in atto, che nel nostro territorio si è vista raramente. Le consultazioni, lungi dal rimanere confinate nell’alveo politico, essendo il mio un progetto civico, stanno coinvolgendo il mondo sindacale, sociale e imprenditoriale, per allargare il perimetro delle forze in campo e dare maggiore vigore a tutto quello che, da qui alla fine della legislatura, c’è da fare e completare. Un sindaco – dice ancora – non può sottrarsi all’ascolto e alla valutazione del coinvolgimento di chi dimostri apprezzamento e interesse nei confronti dell’immane lavoro fatto in questi due anni e mezzo, e che voglia impegnarsi concretamente con un ingresso in giunta o semplicemente con un sostegno dall’esterno”. Il primo cittadino conferma lo spirito “civico” della sua esperienza amministrativa e non preclude nessuna soluzione. “Vero è che avevo annunciato che i tempi sarebbero stati brevi, ma tra i mille impegni a Catania, Palermo e Roma e l’attività amministrativa che, essendo gli assessori dimissionari, grava ora unicamente sulle mie spalle, inevitabilmente i tempi della verifica si sono dilatati. Io per primo ho urgenza di dare una giunta alla città, ma l’incontro e l’ascolto in questa fase sono essenziali. Non si preclude a nessuno l’ingresso in giunta, ma niente diktat, giochi e tatticismi. Non sto pensando al mio futuro politico, sto facendo il possibile per creare le migliori condizioni politiche e amministrative per affrontare e risolvere i problemi della città una volta per tutte. Chiunque voglia – conclude – con serietà e interesse, costruire dei percorsi per portare avanti il nostro programma, che neanche l’emergenza Covid ha fermato, è il benvenuto. Chi, invece, vuole farmi perdere tempo con la demagogia, no”. Il disegno politico dell’avvocato sembra chiaro, con assessori già individuati, ma a consultazioni ancora in corso, niente è da escludere, anche con un ampliamento della base civica o il coinvolgimento di tecnici. Di sicuro, le strade di Greco e del Pd non si incroceranno più.