Gela. Lo spirito civico dell’alleanza del sindaco Lucio Greco è irrinunciabile. Il gruppo di “Una Buona Idea”, tra quelli che fino ad oggi ha dato man forte alla causa dell’avvocato, non fa passi indietro e anzi rivendica l’approccio di due anni fa, nonostante una crisi politica che si sta protraendo da alcune settimane. La posizione dei civici è stata chiara fin dal primo momento, ripartire da un programma con impegni precisi, fino a conclusione del mandato, e riconfermare il vicesindaco Terenziano Di Stefano, che è stato il riferimento di “Una Buona Idea” nella giunta Greco. “La questione è politica – dice il consigliere del gruppo Rosario Faraci – non c’entrano i posti. E’ semplice, anche da un punto di vista mediatico, parlare di uno scontro sui posti, ma non è così. Il sindaco si è trovato davanti alla necessità di effettuare delle valutazioni. L’azzeramento? Probabilmente, andava fatto, anche se sui tempi si può discutere. Si è posto un evidente problema di equilibrio tra giunta e consiglio comunale”. Gli aderenti ad “Una Buona Idea”, come dimostrano le parole del presidente della commissione sviluppo economico Faraci, non ne vogliono sapere di barattare la coalizione civica, facendo spazio ad un eventuale strapotere dei partiti. “Capisco che c’è qualcuno che vuole alzare il tiro – continua – fino ad oggi, siamo stati liberi da vincoli di appartenenza, anche per questa ragione abbiamo potuto dialogare, istituzionalmente, con i ministeri e con la Regione, senza obblighi. Pian piano, nuovi partiti hanno iniziato a fare una certa campagna acquisti, in giunta, e gli equilibri sono venuti meno. Questa alleanza, invece, è nata libera. Ora, il sindaco si trova in una situazione difficile e posso anche capirlo”. Per Faraci, il rischio vero in una giunta che venisse strutturata sui partiti sarebbe quello di non avere le risposte che la città attende da anni. “Un assessore che deve necessariamente far riferimento ad un partito – aggiunge – temo possa non dare i risultati che la città attende, ma solo quelli che gli vengono indicati dal suo riferimento. Non possiamo permetterci questo né una logica che premia solo gli “amici” politici”. Nomi e simboli, in queste settimane, girano in maniera frenetica, ma i civici attendono un riscontro dal sindaco Greco, alla luce di quanto fatto in questi due anni.
“Il rapporto da ristabilire è quello tra giunta e consiglio comunale, senza l’intervento di partiti, che magari possano entrare a gamba tesa, facendo pressioni sul sindaco – continua ancora Faraci – il criterio di riferimento dovrebbe essere quello delle liste e dei voti di lista ottenuti. Dobbiamo dare segnali importanti alla città. Ci sono assessori regionali che ad oggi non l’hanno fatto, su fronti importanti come gli investimenti o i rifiuti. Non vorrei, invece, che i partiti pensassero solo a mettere da parte lo spirito civico dell’alleanza”. La linea di congiunzione tra civici e partiti, che invece pare vogliano contare di più nell’alleanza, per ora è molto labile e potrebbe definitivamente spezzarsi. Tutto dipenderà dalle valutazioni finali del sindaco Greco, che comunque si trova a fronteggiare uno scenario, politicamente sempre più caotico.