“Voglio fare l’amore con te…”, sms e chiamate anonime ad una donna: condanna per un panettiere

 
0

Gela. Sms e chiamate anonime per quasi un anno. Chiamate anonime alla donna. Al centro dei pensieri di un giovane era finita una delle clienti del panificio nel quale lavorava. Adesso, per lui è scattata la condanna a due mesi di reclusione, con pena sospesa. Il pubblico ministero Pamela Cellura aveva chiesto di condannarlo a quattro mesi. Difeso dagli avvocati Carmelo Tuccio e Giuseppe Ferrara, è finito a processo davanti al giudice Antonio Fiorenza. E’ stata la donna al centro delle sue attenzioni a sporgere denuncia e a costituirsi parte civile con l’avvocato Flavio Sinatra. “Sono quello che vuole fare l’amore con te”, questa l’unica frase che, in un’occasione, venne pronunciata al telefono dall’anonimo. “Ho ricevuto telefonate anonime – ha spiegato nel corso del dibattimento la donna vittima delle molestie – per almeno un anno. Sul display del mio telefono non appariva mai il numero dell’interlocutore che, comunque, si limitava a sospirare. Solo una volta, disse che era quello che voleva fare l’amore con me”.

Utilizzata l’utenza telefonica di un’altra donna. Il giovane garzone che quasi quotidianamente consegnava il pane presso l’abitazione della vittima avrebbe utilizzato l’utenza telefonica intestata ad una seconda donna, con la quale intanto intratteneva una relazione. Da quell’utenza partivano le chiamate. Il giudice Fiorenza ha riconosciuto il diritto al risarcimento dei danni per la parte civile, accogliendo le richieste sollevate dall’avvocato Flavio Sinatra. I difensori dell’imputato, gli avvocati Tuccio e Ferrara, hanno cercato di ridimensionare le accuse facendo leva sull’assenza di minacce e atteggiamenti violenti da parte del loro assistito. 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here