Gela. “Gettoni di presenza e commissioni comunali? Finalmente, è arrivato un regolamento che assicura la trasparenza”. “Sì al regolamento sulle commissioni”. Il consigliere comunale del Movimento 5 stelle Simone Morgana sposa in pieno il testo presentato dagli esponenti di Pd e Polo Civico Vincenzo Cirignotta e Guido Siragusa. “Siamo passati – dice – da una situazione di assoluta assenza di regole, dato che ognuno faceva un po’ come gli pareva, ad un testo preciso. Noi del gruppo consiliare dei 5 stelle diremo sicuramente di sì. Mi piace soprattutto sottolineare che i cittadini avranno la possibilità non solo di conoscere, con la pubblicazione on line, l’ordine del giorno di tutte le commissioni ma anche i verbali che attestano l’attività svolta”. Morgana tende la mano al gruppo di centro sinistra, almeno sul fronte commissioni, ma non trascura neanche la recente polemica scoppiata tra la giunta del suo movimento e le parti sociali sul caso Eni, con in testa sindacati e associazioni datoriali.
“Sindacati e Confindustria si facciano avanti…”. “La giunta – dice – non intende minimamente mettere da parte i sindacati oppure Confindustria. Anzi, dico di più, se ci sono proposte si facciano avanti, siamo pronti a condividerle anche in consiglio comunale. Bisogna capire, però, che la cosa importante non è l’invito al ministero oppure la convocazione, dobbiamo fare il bene degli operai del’indotto e degli operatori del diretto. L’incontro degli scorsi giorni al ministero era chiaramente mirato a soggetti istituzionali. Non deve esserci nessuna polemica”.
“Il movimento è contro le trivellazioni…firmerò i quesiti referendari di Civati”. Sì all’accordo di programma e al protocollo Eni ma, per Morgana, il Movimento 5 stelle è politicamente contrario al programma di trivellazioni in mare. “La nostra posizione è da sempre chiara – conclude – no alle trivelle. Per questa ragione, invito tutti a firmare le proposte di referendum lanciate da Pippo Civati con Possibile. Sono ottimi quesiti che vanno in direzione di un diverso modello economico e dicono chiaramente no alle trivellazioni. E’ chiaro, però, che Eni ha tutte le necessarie autorizzazioni e, da questo punto di vista, si può fare veramente poco. Personalmente, escludo che il programma di trivellazioni ed esplorazioni in mare possa apportare vantaggi all’occupazione locale”.
Cafà ha già depositato le proposte di referendum. Intanto, Nuccio Cafà, coordinatore in città di “Possibile”, ha già provveduto a depositare sui tavoli degli uffici di Palazzo di Città gli otto quesiti referendari proposti dal nuovo movimento fondato dal ribelle del Pd Pippo Civati. Si va dalle modifiche da apportare alla proposta di nuovo sistema elettorale al no alle trivelle per finire con la disciplina in materia di lavoro.