Irregolarità e lavoro nero, inchiesta su coop Biondi: “Ex dipendenti danneggiati”

 
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Le indagini partirono dopo una protesta a Manfria

Gela. La procura ha approfondito il presunto sistema delle cooperative dell’imprenditore Pietro Biondi. La scorsa settimana, è stata comunicata la richiesta di rinvio a giudizio, formalizzata dai pm per le vicende legate a presunti maltrattamenti subiti dagli ospiti delle comunità per anziani, avviate sul territorio. Davanti al gup Roberto Riggio, invece, questa mattina, si sono presentati i legali degli imputati, coinvolti nell’indagine “Balla con i lupi”, partita dalla gestione dell’ex centro per migranti di Manfria, poi abbandonato e distrutto da più incendi. Nella struttura, gestita da un gruppo di cooperative sociali, con a capo Biondi, ci sarebbero state irregolarità, anzitutto sulle condizioni degli ospiti, costretti ad una quotidianità di ristrettezze, anche su cibo e vestiario. I magistrati e i poliziotti ricostruirono ipotesi di lavoro nero e caporalato, oltre a presunti raggiri sui fondi stanziati a livello ministeriale. Oltre all’imprenditore, che fu a capo del gruppo “Progetto Vita”, sono a processo Giuseppa Palumbo, Francesca Politi, Gemma Iapichello, Gaetana Franco, Katarzyna Chylewska, Rosetta Cialdino, Rosaria Bilardi, Carmela D’Angeli, Giuseppe Biancheri, Vincenzo Castelletti, Anna Maria Vizzini e Salvatore Scilleri. Diversi ex lavoratori delle strutture riferibili al gruppo hanno preannunciato l’intenzione di costituirsi parti civili, con i legali Rosario Prudenti e Francesca Granvillano.

Si ritengono danneggiati. Sarà il gup Riggio a pronunciarsi. Le difese degli imputati, nel corso della prossima udienza, a loro volta avanzeranno osservazioni, rispetto alle richieste dei legali dei lavoratori. Anche l’associazione Codacons, attraverso il legale che la rappresenta, ha preannunciato la costituzione. Alcuni ex dipendenti, sentiti in fase di indagine, ammisero che le condizioni erano molto difficili. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Flavio Sinatra, Maria Licata, Rocco Guarnaccia, Attilio Floresta, Angelo Fasulo, Simone Morgana, Carmelo Tuccio, Liborio Sciagura, Carmelo Peluso e Salvatore Liotta.

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