Gela. Da tempo, ci sono tante polemiche sulla composizione del consiglio di amministrazione della Srr4, presieduto dal sindaco di Butera Filippo Balbo e del quale fanno parte i primi cittadini di Mazzarino e Delia (Vincenzo Marino e Gianfilippo Bancheri). La società sovraintende l’intero sistema locale dei rifiuti. Il sindaco Lucio Greco, anche di recente, ha chiesto di entrare a farne parte, visto che il Comune di Gela rappresenta la percentuale maggiore delle quote e sul territorio locale sono presenti tutti gli impegni del ciclo dei rifiuti, oltre alla discarica Timpazzo. Prima della riconferma di Balbo e degli altri due componenti, il primo cittadino di Sommatino, Elisa Carbone, aveva avanzato la sua candidatura. Era stata richiamata la normativa in materia di parità di genere. A mesi di distanza, lo stesso consiglio di amministrazione ha deciso di aprire a variazioni, seguendo la linea tracciata dal decreto legislativo 175 dell’agosto 2016. Un terzo degli amministratori nel cda delle società a controllo pubblico spetta al “genere meno rappresentato”. Una disposizione che Balbo e gli altri sindaci del cda hanno accolto. A fine settembre, la proposta è stata approvata dal cda.
In queste settimane, tutta l’attenzione è concentrata sulle sorti di Timpazzo e anche ieri si è tenuta una riunione dell’assemblea, che verrà replicata venerdì prossimo. Con l’emergenza in atto, i sindaci della Srr cercheranno di avere dati precisi sui tempi di saturazione dell’attuale vasca E. Il sito locale, ogni settimana, riceve fino a 3.400 tonnellate di rifiuti. Sono tutti conferimenti ulteriori, che arrivano da territori non ricompresi nell’ambito locale.