Gela. L’amministrazione comunale ha appena reso pubblico l’esito dell’incontro tenutosi al ministero dello sviluppo economico sul caso Eni ma il bis dovrebbe arrivare già il 29 settembre. Il 29 settembre a Roma. I sindacati del settore chimico, infatti, hanno appena ricevuto l’ufficializzazione di un nuovo incontro romano, sempre tra i tavoli del ministero dello sviluppo economico. Si tratta di una riunione legata a quanto indicato nel protocollo dello scorso novembre. In quell’occasione, infatti, si individuò l’esigenza di costanti aggiornamenti sull’iter delle autorizzazioni per l’avvio dei cantieri e per la concretizzazione degli investimenti indicati da Eni. Dopo mesi di silenzio, arriva la convocazione ministeriale. Al tavolo, siederanno non solo i sindacati del settore e quelli confederali ma anche Eni, la stessa amministrazione comunale e Confindustria. “Che sia chiaro – dice il segretario provinciale della Femca Cisl Francesco Emiliani – non siamo interessati a fare competizioni con l’amministrazione comunale. Di certo, la giunta dovrebbe informarci quando va a confrontarsi con il ministero e con le altre parti dell’accordo. Noi non escludiamo nessuno”.
Un vertice sindacati-Eni. Prima della riunione del 29 settembre, proprio i chimici cercheranno di fare il punto della situazione con la dirigenza di raffineria. Un incontro è stato concordato per il 22 settembre. Si cercherà di chiarire anche la questione del fermo dei cantieri nell’area ex Isaf: diverse richieste sono arrivate dalla prefettura in merito al tipo di rifiuti speciali da stoccare. I sindacati del settore chimico, da mesi, chiedono di fare chiarezza non solo intorno al progetto di green refinery ma anche sulle esplorazioni e trivellazioni in mare. Non hanno gradito, inoltre, il continuo invio in trasferta di personale del diretto di raffineria.