Gela. La scadenza è imminente, fissata per fine mese. Al Ministero dello sviluppo economico, la bozza di massima della proroga dell’accordo di programma è praticamente conclusa. La prossima settimana, probabilmente, si procederà a stilarla definitivamente. Poi, verrà trasmessa a tutte le parti firmatarie. La necessità di una proroga, come era già stato concluso mesi addietro dalla commissione industria del Senato, si è posta perché, ad oggi, l’area di crisi e l’accordo di programma sono rimasti quasi lettera morta. Investimenti del tutto al palo e un unico progetto finanziato. Sicuramente, non erano queste le prospettive inziali per strumenti istituzionali, che dopo la riconversione green della fabbrica Eni, sarebbero dovuti servire come canale per nuovi investimenti, alternativi a quelli della multinazionale. Invece, i venticinque milioni di euro, stanziati dal governo e dalla Regione, sono rimasti quasi completamente inutilizzati e la scadenza dell’accordo di programma, senza una proroga, avrebbe sancito la perdita di queste somme. Al ministero, però, si lavora per un rinnovo, che dovrebbe servire, finalmente, a spendere i fondi, destinandoli a progetti sul territorio, anche se il budget previsto, da sempre è ritenuto decisamente scarno rispetto alle esigenze di un’area in costante crisi economica.
“La bozza di massima è pronta – dice il senatore Pietro Lorefice che ha anche partecipato ai lavori della commissione industria del Senato sull’affare assegnato dell’area di crisi locale – la prossima settimana dovrebbe essere completata e trasmessa per le firme. Poi, ci sarà la valutazione della Corte dei Conti, come da prassi. Anzi, in casi analoghi, la proroga è arrivata a distanza di mesi dalla scadenza. Da quanto abbiamo potuto appurare, ci saranno delle modifiche normative rispetto alla legge 181, per l’accesso ai contributi. Seguendo lo spirito del Pnrr, si è deciso di assicurare un’apertura ancora maggiore, rendendo la disciplina più snella. Il bando, invece, arriverà il prossimo anno”. Nelle scorse settimane, il sindaco Lucio Greco ha scritto una missiva, indirizzata ai ministeri che seguono queste procedure, chiedendo certezze non solo sull’area di crisi e sull’accordo di programma, ma anche sul Contratto istituzionale di sviluppo.